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Così è fallita la mediazione: Conte a un passo dall'addio ai 5S

Tre big grillini a casa dell'ex premier per cercare di convincerlo a restare. Ma Giuseppi sembra intenzionato a mollare: farà un partito suo o lascerà la politica?

Così è fallita la mediazione: Conte a un passo dall'addio ai 5S

Il braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo in questi giorni sta occupando le prime pagine dei giornali. Il tema resta centrale nell'ambito della politica italiana perché la situazione rischia di prendere una piega tanto paradossale quanto eclatante: all'ex premier era stato affidato il compito di rifondare il Movimento 5 Stelle, ma il "nodo Rousseau" aveva rallentato i tempi e dopo la soluzione trovata con Davide Casaleggio sembrava tutto fatto. Peccato però che i rapporti tra l'avvocato e il comico genovese si siano incrinati: il garante non vuole essere messo da parte e vorrebbe maggiori garanzie per il suo ruolo, tanto che giovedì - incontrando gli eletti pentastellati - ha tenuto uno show lanciando più di qualche frecciatina all'avvocato. Ecco perché Giuseppi starebbe meditando di sfilarsi facendo così saltare tutta l'operazione.

Si cerca una mediazione

Nel frattempo i pontieri sono al lavoro per tentare di calmare le acque, di far calmare gli animi, di far rientrare una situazione che è diventata ormai escandescente. Ieri pomeriggio a casa di Conte si sono presentati tre big del mondo giallo: Stefano Patuanelli, Ettore Licheri e Paola Taverna. Obiettivo: far tornare l'ex premier sui propri passi e convincerlo a restare. Risultato finale dopo circa due ore di confronto: mediazione fallita e l'ex inquilino di Palazzo Chigi irremovibile, determinato a mollare. Fonti 5S però invitano alla calma evitando la classica "psicosi da retroscena" perché, viene spiegato, sarà proprio l'avvocato a parlare sciogliendo ogni dubbio. Probabilmente già oggi o nella giornata di lunedì, magari con una conferenza stampa.

Passeranno, nel caso, 48 ore. Due giorni per invertire la rotta e per addolcire le prese di posizione. Si cercherà di ricucire con altre interlocuzioni, senza escludere un faccia a faccia con Luigi Di Maio. Proprio il ministro degli Esteri - si legge sulle agenzie - sarebbe sceso in campo per fare da sponsor a quella "compattezza necessaria soprattutto in questo momento" perché serve "il massimo impegno e lavorare per unire".

Ma Conte va verso l'addio

Però chi è vicino a Conte fa filtrare pessimismo e negatività per la buona riuscita della mediazione. Viene sottolineato che ormai i rapporti con Grillo sono al limite e che l'addio non è affatto un'utopia. Anzi, sembra avvicinarsi sempre di più con il passare delle ore. A questo punto si apre una domanda: in caso di divorzio, Giuseppi fonderà un partito tutto suo o lascerà definitivamente la politica? Forse è prematuro parlarne, anche perché prima va risolta la questione nel Movimento 5 Stelle.

Conte resta aperto (ancora per poco) al dialogo, ma la strada potrebbe essere in salita se Grillo continuerà a pretendere di avere l'ultima parola nella scelta della linea politica del M5S.

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