L'Italia andrà in Libia. Ormai è deciso. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenuta a Montecitorio davanti alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato, presenta l'Operazione Ippocrate. Accanto a lei c'è il ministro degli Esteri paolo Gentiloni. "Siamo pronti per un ospedale a Misurata per un totale di circa 300 unità - ha detto la Pinotti -. Una aliquota sarà composta da 65 tra medici e infermieri, 135 saranno addetti al supporto logistico generale che si occuperà di manutenzione, comunicazioni, gestione amministrativa etc. Cento unità saranno una vera e proprio force protection". Pinotti ha aggiunto che "a regime l’ospedale da campo opererà con l’ospedale civile di Misurata. L’inquadramento è quello di una missione umanitaria, che è importante che sia tempestiva e quindi il lavoro preparatorio che è stato fatto ad agosto serve per essere operativi al più presto".
La missione prevede inoltre che a supporto dell’operazione venga schierato un C27-J "per una eventuale evacuazione strategica" e lo stazionamento di una nave che è già "impegnata nel dispositivo di Mare sicurò con funzioni di supporto. Non si tratta dunque di una nave in più - ha precisato Pinotti - ma di una nave che è già in mare".
L’ospedale da campo di Misurata, ha aggiunto il ministro, consentirà di effettuare interventi per codice rosso e trasfusioni. La capacità finale sarà raggiunta dopo 3 settimane, con un massimo di 50 pazienti".
L'8 agosto scorso era stato il governo Serraj a inoltrare all'Italia la richiesta di una struttura sanitaria in Libia.
"Il 23 - spiega la Pinotti - c'è stata un'ulteriore ricognizione tecnico-logistica e poi è stato inviato un nucleo di collegamento presso il ministero della difesa libico", aggiunge Pinotti. Si tratterà, spiega, di una missione "umanitaria" e dovrà essere "tempestiva" data la presenza di militari libici feriti sul campo nei combattimenti di questi giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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