Roma - Tempo di bilancio per il governo. Domani sono esattamente 100 giorni da quando l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha giurato e, dal punto di vista dei mercati finanziari, non è stato un successo.
Risparmiatori e investitori in questo periodo hanno perso 100 miliardi di euro. Un miliardo al giorno da ascrivere esclusivamente alla sfiducia verso la guida del paese. Un «costo politico» calcolato da Renato Brunetta depurando le perdite del mercato azionario da elementi esterni.
«Considerando che la capitalizzazione della Borsa italiana è scesa da 692 miliardi a 571 miliardi» la perdita è stata «pari a 121 miliardi complessivi». In percentuale il mercato azionario italiano ha perso il 17,5 per cento. «Evitando di considerare l'effetto contagio che l'Italia ha provocato sugli altri mercati, il costo attribuibile esclusivamente al governo Conte è stimabile nell'11,14%. In pratica, tutte le Borse europee hanno perso negli ultimi tre mesi, ma la Borsa di Milano ha perso l'11,14% in più della media».
È il prezzo della sfiducia, meritata o no, dei mercati verso la politica italiana. L'effetto annunciato dallo stesso governo, anche se l'esecutivo Salvini-Di Maio prevede un autunno ancora più difficile.
Un altro indicatore della sfiducia dei mercati, e anche un assaggio di quello che potrebbe accadere, è dato dall'ultima asta dei Btp. Si è tenuta il 30 agosto. Per potere piazzare i titoli del debito italiano il Tesoro è stato costretto a pagare 830 milioni di euro in più in rendimenti. Anche in questo caso il costo è stato depurato da fattori che non dipendono dall'Italia. Ad esempio la fine del Quantitative Easing della Banca Centrale Europea. Il metodo in questo caso è escludere dall'aumento dei tassi italiani, quello registrato in paesi simili, come la Spagna. «Se effettuassimo lo stesso calcolo per tutte le aste dei titoli di Stato fatte dall'insediamento del governo Conte, che pure hanno registrato un aumento di rendimenti, è facile vedere come il costo ammonterebbe a qualche miliardo di euro», aggiunge Brunetta.
Giorni fa era stato Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review, a fare il conto della spesa per interessi legata all'aumento dello spread. Se a giugno si prevedeva una maggiore spesa di 785 milioni nel 2018 e 3,7 nel 2019 ad agosto la stima è lievitata a 898 milioni quest'anno, 5,1 miliardi nel 2019.
Sei miliardi in più, con un peggioramento tra le due stime di 1,5 miliardi. Una misura simile a quella di Brunetta se si considera che la seconda valutazione è stata fatta dopo tre mesi di governo Conte. E che quella di Cottarelli non è stata depurata da fattori esterni.
«Il cosiddetto governo del cambiamento compie 100 giorni e grazie ai grillini possiamo dire: 100 giorni, 0 risultati.
A differenza dei governi Berlusconi che nei primi 100 giorni avevano realizzato non dei semplici cambiamenti, ma dei veri e propri miracoli il governo del cambiamento non ha prodotto nessun cambiamento», ha scritto l'azzurro Sestino Giacomoni, vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera. Per Brunetta anche il futuro non sarà facile. «Basta leggere la stampa finanziaria internazionale per una conferma».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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