Politica

Crimi come nuovo a dieta «autarchica»

Rocco Crimi, ex tesoriere di Forza Italia, è apparso in grande forma fuori della Buvette. Qualche chilo in meno e viso liscio come quello di un bambino. Non è che la moglie Ester lo tiene a dieta? Risposta: «Ma no, niente affatto. Sono io che seguo un buon regime alimentare e soprattutto ogni mattina metto sul viso due gocce del siero che ho ideato». Cura autarchica.

Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio (M5S) escono dalla Camera dopo la votazione con passo veloce, sguardo alto (per non dire altero) e braccia da soldati in marcia. Commenti tra il variegato popolo del Transatlantico, affollato come mai non s'era visto: «Certo che “Gianni e Pinotto” si credono proprio due gran fighi». Come si dice: i gusti non si discutono. O si?

La più elegante (senza essere vistosa e super attillata) durante le votazioni alla Camera per il Quirinale? A sentire colleghi bipartisan è Anna Maria Bernini (Fi). Per l'ex ministro alle Politiche Ue, pantalone largo con vita altissima e maglione a collo alto in cachemire. Tutto nero. Scarpe alte ma con zeppa. Anna Maria non segue mode, le fa.

Quando uno pensa di aver visto tutto c'è sempre qualcosa che ti stupisce. Questa ad esempio. All'ingresso dell'ex presidente in Transatlantico (durante le votazioni per il nuovo capo dello Stato) alcune signore, non solo deputate, più o meno note alla Camera si sono messe accanto a lui per strappare un selfie. Buon gusto, sconosciuto anche a chi lo insegna.

A soccorrere in Aula il senatore Ciro Falanga, avvocato campano di Forza Italia, che ha avuto un piccolo malore, ci pensa prontamente il collega Riccardo Villari. «Da medico - dice al Giornale - non ho dimenticato le prime manovre da praticare: stendere il paziente, alzargli le gambe e tirargli fuori la lingua per evitare che possa strozzarsi». Stetoscopio honoris causa.

A Barengo, piccolo paese in provincia di Novara, le casse comunali traballano, dopo aver speso quasi 22mila euro per acquistare ed accudire animali e oltre 57mila euro per comprare piante e fiori. Cifre da capogiro, apparse sul sito ufficiale del governo che riporta le spese effettuate dalla pubblica amministrazione e che hanno fatto infuriare non poco il sindaco Fabio Maggeni - eletto con una lista civica - , che giura di non aver messo neppure un euro alla voce «animali» del suo bilancio. Insomma una bufala, tanto per rimanere in tema, che lo stesso primo cittadino non sa spiegarsi: «Quando ho verificato sul sito, non sapevo se ridere o piangere, è una situazione grottesca. Sono disgustato, perché un sito ministeriale che dovrebbe dare l'esempio di corretta gestione della spesa pubblica, non può commettere certi errori. È un'indecenza e un'offesa per il Comune e i cittadini di Barengo, inoltre questi signori si guardano bene dal pubblicare le spese ministeriali o governative», commenta Maggeni che ha già chiesto una rettifica delle voci sbagliate ma fino ad ora non ci sono state correzioni, per questo è pronto a procedere per vie legali.

di Romana Liuzzo

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