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L'avvertimento di Crosetto: "Giorgia, per diventare leader..."

Per il fondatore di Fratelli d’Italia il centrodestra non deve essere semplice contenitore, ma occorre ritrovare le ragioni dello stare insieme

L'avvertimento di Crosetto: "Giorgia, per diventare leader..."

Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, esorta Giorgia Meloni ad andare oltre il partito e a ragionare di più in ottica di coalizione, magari diventando più attrattiva per quei moderati che al momento trovano difficoltà a riconoscersi nelle sue idee, per alcuni troppo di destra. Un messaggio da non sottovalutare, considerando le fughe in avanti degli ultimi giorni dell’ex ministro alle Politiche Giovanili, che non sarebbero state gradite da chi guarda a un partito nazionale, dove Fdi è la colonna portante del centrodestra, ma non certamente un soggetto a sé stante.

L’appello dell’imprenditore, pertanto, è quello di sedersi quanto prima a un tavolo e iniziare un ragionamento serio per il futuro con Lega, Forza Italia, Coraggio Italia, Sgarbi e Udc. “Adesso è il momento – dichiara Crosetto sulle colonne del Messaggero - di ritrovare le motivazioni politiche dello stare insieme. Non basta avere un contenitore”. La sfida, quindi, è scrivere prima delle politiche un programma con punti da condividere, in modo da mettere in soffitta ogni forma di protagonismo o individualismo.

Per l’industriale, noto per essere stato tra i protagonisti della corsa al Colle, essendo arrivato in uno scrutinio addirittura secondo, Meloni ha le carte in regola per guidare un’alleanza rinnovata sui contenuti, ma è indispensabile trovare quanto prima il coraggio di andare oltre l’elettorato sovranista: “Per diventare un leader bisogna astrarsi dal proprio partito e dal consenso intorno al partito che si è fondato. Bisogna essere al di sopra per unire altri pezzi e superare così il 51 per cento dei voti”.

Crosetto è sicuro che Meloni riuscirà a vincere anche questa sfida, proprio come è riuscita a mettere in piedi un soggetto dal nulla e accreditarlo sia in Italia che all’estero. Per il fondatore di Fratelli d’Italia non è un caso che l’ex ministra è l’unica leader che per la terza volta parlerà ai repubblicani americani. Ecco perché ora “serve costruire qualcosa di più grande”, magari facendosi proprio consigliare da quei veterani della coalizione o da chi ha creato l’attuale centrodestra come Silvio Berlusconi, che con la rielezione di Mattarella, si è dimostrato ancora una volta king maker.

Fratelli d’Italia, quindi, si trova di fronte a un bivio: osare e allargare il cerchio per governare l'Italia oppure andare da solo per mantenere il consenso guadagnato negli ultimi mesi, ma senza fare quel balzo di qualità che gli permetterebbe di cambiare la storia del paese.

Il tempo c'è per decidere, ma non bisogna perdere altro tempo, considerando che manca solo un anno alle politiche e qualche mese alle amministrative.

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