Cronache

Crudisti, vegan e fruttariani. È guerra fra le tribù del cibo

Boom degli stili di alimentazione alternativi, scelti anche da molti vip: c'è chi mangia solo aria e sole. E per reazione nasce la moda carnivora

Crudisti, vegan e fruttariani. È guerra fra le tribù del cibo

L'industria della carne comincia ad avere paura davvero. Negli Usa, che da sempre anticipano molte tendenze internazionali, il mercato dei bovini sta arrancando: in media registra ogni anno il 2% in meno. Lo United States Department ha infatti censito nel 2013 meno di 90 milioni di bovini. Il dato non è mai stato così basso dal 1952. Morale della favola: i cowboy sono i primi ad appendere gli stivali al chiodo, non servono più a un bel niente. Qualcuno rimarrà, intendiamoci, per le foto ricordo coi bambini.

In Italia l'esercito dei vegetariani è in netta espansione, ogni anno cresce in media di un punto percentuale: secondo un recente rapporto Eurispes sono più di 4,2 milioni (più del 7% degli italiani). All'estero le proporzioni sono maggiori. Un esempio di queste settimane? Il Daily Express ha pubblicato la sua «bomba»: un inglese su 8 è vegetariano. E se ormai vegetariani e vegani sono entrati di diritto nella quotidianità dei supermercati, ora tocca a figure ben più curiose e in espansione. E dire «sono crudista» o «da quando sono fruttariano» è molto più di tendenza rispetto al semplice «sono veg». Sì, perché in epoca di divinizzazione mediatica del cuoco (Coldiretti stima che a breve ci saranno più di due cuochi per ogni operaio) qualsiasi parola è uno status simbol per essere sempre all'avanguardia.

Prendete Kate Middleton, che di tendenze se ne intende: dalla scorsa estate è diventata crudista convinta, lasciando da parte senza pietà mediatica la tendenza alimentare più famosa dell'ultimo decennio, la dieta Dukan. Il crudista adotta una filosofia di vita che prevede il consumo esclusivamente di verdure e frutta crude, che vengono ingerite così come sono o al più frullate, tritate, essiccate ma ad una temperatura massima di 45 gradi. Qualche crudista accanito? Cher, Demi Moore, Carol Alt, Jared Leto, Edward Norton, Alicia Silverstone, l'attore Woody Harrelson (che ha pure aperto un ristorante di cibo crudo ad Hollywood, idea naufragata a causa del fallimento del locale).

C'è poi anche il crudista estremista (o crudista fondamentalista) definito «fruttariano»: il crudista che mangia solo frutta. Roba da fuori di testa? Non proprio, a meno che qualcuno non dimostri che Steve Jobs era tale. Il genio della Apple era infatti sostenitore convinto di questa dieta, seguita scrupolosamente per diversi anni. Ci ha provato anche l'attore Aston Kutcher, che per interpretare Jobs nel suo film ha scelto il fruttarianesimo. Risultato? Kutcher è stato ricoverato d'urgenza perché ha rischiato di compromettere seriamente il suo pancreas. A dimostrazione che sottovalutare il cibo è pericoloso: servono preparazione e conoscenza della materia, non basta seguire una tendenza.

E a proposito di pericoli: la barbie vivente Valeria Lukyanova ha rivelato al Daily Mail che per assomigliare alla bambola più invidiata del mondo ha intrapreso la dieta bretariana (dall'inglese breath ovvero «respirare»). Shock nel settore e altra tegola al bretarianesimo (vietato cibarsi di tutto ciò che non è aria e sole). Già le dichiarazioni di Michelle Pfeiffer al Sunday Telegraph's avevano equiparato il bretarianesimo ad una setta, alla quale l'attrice aveva preso parte. «A Hollywood è facile fare incontri sbagliati - esclama la Pfeiffer - Soprattutto se si è agli inizi della propria carriera. Mi hanno costretta a entrare in una setta, i cui membri erano convinti di poter vivere senza cibo né acqua». L'attrice ad oggi è vegana, così come Pamela Anderson, Leonardo Di Caprio e un insospettabile Mike Tyson (ma l'orecchio di Holyfield ?).

In via di espansione anche nuove tendenze: i pescetariani (no alla carne e sì a pesce e molluschi) i locavori (si nutrono solo di cibo prodotto a meno di 100 miglia da loro) e chi segue una dieta edenica (solo frutta e verdure, no carne, alcol, spezie, tè e condimenti). A questi vanno aggiunti quelli in totale disaccordo coi veg: si chiamano «meatatariani» e mangiano solo carne, negli Usa sono un vero e proprio gruppo di protesta.

È credenza sbagliata sostenere che essere veg è sempre sinonimo di risparmio economico: i «Naturasi» dipendenti ne sanno qualcosa. Da certi rivenditori un chilo di verdura arriva a costare molto più di un chilo di carne. «A pari qualità di prodotti però - sostiene Claudia, crudista convinta - si risparmia con la dieta veg. Chiaro che se si prende da una parte un consumatore onnivoro che si accontenta molto e dall'altra un veg ultrachic la questione perde di realismo». Veg ultrachic , che non sia questo il futuro dell'alimentazione?

thomasleoncini@libero.it

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