La sede è in un coworking, uno spazio in cui giovani imprese e liberi professionisti condividono gli spazi di lavoro per abbattere i costi e socializzare. CubeYou, la società dell'italiano Federico Treu sospesa due giorni fa da Facebook per aver usato i dati raccolti sul social a fini commerciali, ha la sua base milanese dietro viale Monza, periferia nord est del capoluogo. La persona alla reception blocca subito: «Hanno detto che non vogliono rilasciare dichiarazioni». Sul sito del coworking Talent Garden, uno dei più grandi d'Italia la pagina con le informazioni della società è stata rimossa. E il numero di telefono che compare su Google è in realtà quello di una salumeria.
Ancora nessuna replica ufficiale, dunque, a 36 ore dall'esplosione del caso sollevato da un'inchiesta del canale americano Cnbc. Lunedì la piattaforma di Mark Zuckerberg ha estromesso la società italo-americana con l'accusa di aver raccolto dati personali attraverso due quiz su Facebook («You Are What You Like» e «Apply Magic Sauce») con la scusa di usarli per fini accademici e invece vendendoli a inserzionisti. L'unica precisazione arrivata dai vertici è che sul sito di questi quiz era specificato che i dati potevano essere dati a terze parti e usati anche per fini commerciali, mentre secondo Cnbc i termini di servizio visibili su Facebook parlavano solo di «accesso per scopi di ricerca».
Nell'ufficio di Milano ci sono proprio gli addetti a ricerca e sviluppo della società nata nel 2009 dai fratelli Federico e Gianluca Treu. Una decina di programmatori che lavorano in tandem con i colleghi di San Francisco, che si occupa della parte commerciale e delle strategie di marketing. Solo 5 mesi fa cercavano un'altra figura da inserire nella squadra italiana.
Certo, il fatto che il loro business non fossero le ricerche accademiche ma quelle di mercato lo dicevano loro stessi.
«La nostra mission è aiutare le aziende a fare scelte migliori scrivevano online Cubeyou ha sviluppato una tecnologia, basata sul più grande database di utenti social media (oltre 200 milioni di utenti profilati) e sui più avanzati algoritmi, in grado di ridisegnare le modalità di sviluppo delle ricerche di mercato». Il problema è che gli utenti di Facebook non lo sapevano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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