Cuore d'oro e testa rasata: tutti senza capelli per solidarietà col compagno in chemioterapia

Cuore d'oro e testa rasata: tutti senza capelli per solidarietà col compagno in chemioterapia

I giganti hanno un cuore grande così e la testa pelata. Così li disegnano e così sono davvero. I giocatori della Benetton Treviso di rugby oggi sfideranno gli inglesi Harlequins per la Challenge Cup senza nemmeno un capello in testa, per far sentire la loro vicinanza al compagno di squadra Nasi Manu, che ha perso la chioma per un ciclo di chemioterapia che sta affrontando dopo un'operazione che ha asportato un tumore all'apparato urogenitale.

Nasi Manu ha trent'anni. È un autoarticolato umano di 190 centimetri e 118 chilogrammi. Di nazionalità è neozelandese ma le sue origini sono tongane. Di ruolo è terza linea, la sua mansione in campo è ball carrier, portatore di palla, praticamente un operaio specializzato dell'ovale. Ma ha vestito la leggendaria maglia degli All Blacks nella nazionale «under 20», qualche anno fa. Poi un'onorata carriera ad altissimi livelli che lo ha portato, l'anno scorso, nella franchigia trevigiana, una delle due italiane che partecipano alla Guinness Pro 14, il campionato sovranazionale a cui partecipano team scozzesi, gallesi, irlandesi e sudafricani. All'arrivo in Italia Nasi era al settimo cielo: «Non vedo l'ora di conoscere il rugby e lo stile di vita italiano». Purtroppo ha conosciuto anche i nostri ospedali. È stato operato d'urgenza lo scorso 31 agosto a Ca' Foncello a Padova dopo che il giorno prima alcuni accertamenti medici dello staff del club biancoverde avevano evidenziato la presenza di una neoformazione all'apparato urogenitale del giocatore. Operazione riuscita, poi convalescenza, poi esami ematici che hanno evidenziato la necessità di un ciclo di chemioterapia, e poi di un altro ancora.

Il primo dei compagni di squadra a rasarsi a zero è stato un connazionale di Nasi, Hame Faiva, un altro bestione che un mese fa ha postato il video in cui si sottoponeva allo sterminio della sua folta capigliatura nera con un rasoio: «Solo un piccolo segno di supporto, amico mio, prima che per te arrivi la parte più difficile, prima che arrivi la parte dura. Tutto il meglio per la tua prossima partita con la chemio. Io sono sempre qui con te», il messaggio di Hame a Nasi. Poi pian piano tutti i giocatori, che prima erano impegnati con le rispettive nazionali, hanno deciso di fare lo stesso, mettendosi d'accordo per la prima partita possibile. E così mercoledì sera, dopo l'ultimo allenamento, lo spogliatoio della Ghirada si è trasformato in un salon de coiffeur.

«Nasi non sa ancora nulla di quello che abbiamo fatto, se viene allo stadio per lui sarà una bella sorpresa», dice il pilone Alberto De Marchi, che poi ha aggiunto: «Se riuscissimo a vincere questa gara, difficile e molto importante a questo punto della stagione, sarebbe perfetto: perché potremmo dedicare il successo a Nasi e alla sua famiglia». Nasi che con un po' di ironia dal suo profilo instagram invita tutti alla prevenzione: «Non siate imbarazzati, controllate sempre i vostri testicoli. #ballsout». Fuori le palle. E giù i capelli.

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