Firenze. Per ben due giorni si è aggirato impunemente per il centro di Firenze, armato di coltello e temperini, alla ricerca di americani da aggredire e «punire» perché il loro Paese ha deciso di ritirarsi dall'Irak. E l'uomo, un curdo di 31 anni, ne ha feriti ben sei prima di essere arrestato.
Una delle sue vittime, raggiunta da coltellate alla testa e all'addome mercoledì sera, è ricoverata in condizioni serie ma non sarebbe in pericolo di vita. Ogni volta l'uomo è riuscito a darsi alla fuga e solo col passare del tempo gli investigatori hanno ricostruito una matrice comune dietro gli episodi. Le aggressioni si sono ripetute in vari quartieri della città, e ciò ha reso più complesso leggere un disegno unico e un solo artefice. All'origine delle violenze non sussistono motivi religiosi di matrice integralista, ma secondo quanto ha confermato la questura fiorentina - «risentimento verso i cittadini statunitensi» seguito al disimpegno delle truppe Usa nel Paese mediorientale successivo alla ritirata dall'Irak della coalizione che ha combattuto il Califfato.
Sta di fatto che il cittadino curdo ha iniziato ad aggredire in strada sei persone in diverse zone di Firenze, a volte colpendole a mani nude, altre invece utilizzando anche coltelli o taglierini. L'ultimo episodio, però, ha richiamato l'attenzione di troppa gente e per il 31enne è stato l'epilogo: è stato arrestato giovedì sera dopo aver ferito all'orecchio con un coltello un turista olandese sconosciuto che viaggiava sul tram con la fidanzata, nei pressi della fermata nel parco delle Cascine. La vicenda aveva sollevato polemiche perché la vistose macchie di sangue a bordo del tram sono rimaste sul pavimento fino al termine della corsa. L'arresto è scattato per la resistenza ai poliziotti che lo hanno fermato mentre scappava dal convoglio e per le sei aggressioni è stato denunciato per lesioni personali. Dalle ricostruzioni degli inquirenti è emerso che a volte il curdo ha aggredito senza dire una parola, mentre in altre occasioni ha chiesto in inglese di quale paese fossero originarie le vittime. Tra le persone aggredite in strada c'è un trentenne italiano ricoverato in prognosi riservata a causa delle lesioni subite. È il ferito più grave: ora si trova in prognosi riservata all'ospedale di Careggi con ferite alla testa e all'addome. Oggi è prevista l'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip, ma sul caso è già scontro politico.
«Pensiamo che non sia più rimandabile un Cpr in provincia di Firenze spiegano i consiglieri comunali Alessandro Draghi e Jacopo Cellai (FdI) - perché non è ammissibile che uno straniero, con permesso di soggiorno scaduto, si aggiri per la città e con un coltello da cucina e ferisca sei persone. Il modello di accoglienza buonista della sinistra è giunto al capolinea».
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