
La prima nomina curiale di Papa Leone XIV è una donna. Si tratta di suor Tiziana Merletti, già superiore generale delle Suore Francescane dei Poveri, che Prevost ha incaricato come segretario del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Una sorta di numero due dell'organismo che si occupa di tutto ciò che riguarda gli ordini e le congregazioni religiose. Va ad affiancare un'altra donna, suor Simona Brambilla, nominata prefetta da Papa Francesco il 6 gennaio 2025 e confermata da Leone quando appena eletto al Soglio di Pietro ha rinnovato tutte le cariche in Curia, «donec aliter provideatur», ovvero finché non sia previsto diversamente.
Il dicastero, dunque, diventa ancora più rosa. Suor Merletti è nata il 30 settembre 1959 a Pineto, in provincia di Teramo; ha emesso la prima professione religiosa nel 1986. Laureata in Giurisprudenza, ha successivamente conseguito il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Dal 2004 al 2013 è stata Superiora Generale del suo Istituto religioso, è anche docente presso la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Antonianum a Roma.
Anche Papa Leone XIV continua dunque con le nomine di donne in posizioni di vertice nei Dicasteri vaticani. Una direzione intrapresa da Francesco che, oltre a Suor Brambilla la cui nomina risale al 6 gennaio 2025 aveva nominato per la prima volta nella storia della Chiesa una donna presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, suor Raffaella Petrini. In pratica, con lei, il potere esecutivo all'interno della città-stato veniva affidato a una persona non ordinata e in più donna. Suor Petrini è inoltre presidente della Pontificia Commissione per lo Stato Città del Vaticano, organismo che tra gli altri compiti ha quello di approvare le leggi, i bilanci, e deliberare il piano finanziario. Anche se la prima nomina vaticana di una donna va attribuita a Paolo VI, è con Bergoglio che si ha una svolta rosa in Curia, con ruoli anche di primo piano. L'Osservatore Romano ricorda come, durante i 12 anni di Pontificato di Francesco, la percentuale di donne che lavorano per la Santa Sede sia passata dal 19,1% al 23,4%.
Tra di loro da segnalare la scelta della giornalista spagnola Paloma García Ovejero come vicedirettrice della sala stampa della Santa Sede e di Barbara Jatta, ancora oggi direttrice dei Musei Vaticani, il terzo più grande spazio espositivo al mondo, e l'economista suor Alessandra Smerilli, nominata prima sottosegretaria e poi segretaria del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Ora Papa Prevost ha deciso di continuare sulla stessa linea.
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