Elezioni politiche 2022

"Conte? Un pezzo di m...": chi è Amato candidato dei 5s

L'attore campano si è spesso lasciato andare a commenti particolarmente coloriti sul proprio profilo social

"Conte? Un pezzo di m...": chi è Amato candidato dei 5s

Dal suo profilo Facebook si è spesso lasciato andare ad attacchi decisamente poco velati nei confronti dei principali protagonisti della vita politica italiana e internazionale: così si presenta ai propri elettori Gaetano Amato, candidato per il M5S nel collegio uninominale per la Camera dei deputati Campania 1-07.

Politica estera

Tra i principali bersagli dell'attore di Castellammare di Stabia il collega ed ex comico Volodymyr Zelensky, attuale presidente dell'Ucraina."Questo co***one in foto, che fa la star con i servizi fotografici, manco si trovasse in una fiction di terz'ordine", scrive Amato in un post del 13 aprile scorso sotto un'immagine tratta per l'appunto da un servizio fotografico dedicato al premier ucraino, "ha rifiutato qualsiasi accordo che gli è stato proposto prima dell'aggressione dei russi (che in otto anni di guerra nel Donbass non sono mai intervenuti), che l'unica cosa che chiedevano era il non ingresso nella Nato, perché quello avrebbe significato armi nucleari fuori dalla porta di casa". Un post poi ampliato da un riferimento a quanto fatto all'inizio del conflitto dal presidente degli Usa. "Non servivano i carri armati ma un serio impegno diplomatico", conclude Amato, "dicendo a Biden fatti i ca**i tuoi e vattene a fan***o tu e le tue armi".

Joe Biden che peraltro viene esplicitamente definito "scoreggione" per quanto accaduto in occasione della Cop26 di Glasgow nelle vicinanze di Camila Parker Bowles. C'è posto anche per gli altri leader mondiali, come ad esempio "Scholz, Draghi, Johnson, Macron, Borrell e Stoltenberg", definiti senza troppi giri di parole "merdacce guerrafondaie" che giocano "a poker gettando nel piatto come posta vittime innocenti".

Politica italiana

Poco prima che fosse resa ufficiale la propria candidatura, l'attore confessava ai suoi follower di non sapere per chi votare alle prossime consultazioni elettorali. A chi gli suggeriva di sostenere Conte, Amato aveva così replicato: "Tu non voti Conte, tu voti uno sconosciuto che, come Di Maio, potrebbe essere un pezzo di m***a". Stessa espressione già utilizzata nel 2013 per attaccare l'allora dem Ivan Scalfarotto, attualmente tra le file di Italia Viva:"Sentire Scalfarotto dire che non vota Rodotà solo perché è stato proposto dal popolo e non scelto da lui, mi fa venire voglia di andare a ricordargli a furia di schiaffoni che se prende quei soldi ogni mese è perché rappresenta il popolo e non perché è geneticamente meglio 'e me. Stu piezzo e m***a!". Anche Brunetta nel 2011 finì nel suo mirino, quando venne definito "un uomo tutto d'un pezzo. Di un solo pezzo, l'altro pezzo non l'hanno montato".

L'ipotesi che Luigi Di Maio, dopo l'uscita dal M5S, si potesse candidare in un collegio blindato di Modena per il suo nuovo partito aveva suscitato più di qualche perplessità nell'attore. "C'è una buona lavorazione dei maiali a Modena...", scriveva l'attore il 31 luglio. Non è andata meglio meppure al segretario del Pd Letta. "È talmente sfigato che quando passa le scale si spostano e i gatti neri si grattano le palle!", aveva scritto Amato in un post dedicato all'ex premier.

Qualche affondo è arrivato anche nei confronti dell'avvocato del popolo Giuseppe Conte, spesso elogiato dall'attore campano, che nel 2021 confessava sui social di aver abbandonato il Movimento "quando Di Maio è diventato il capo politico". Nessuna volontà di tornare sui suoi passi, aveva replicato a un follower che gli chiedeva di ripensarci: "Ma manco se mi pagano...Questo (cioè Conte è un Di Maio più colto ma sempre democristiano è...".

Gli attacchi contro il partito non mancarono anche nel 2014, quando finì nel mirino di Amato anche l'ex concorrente del Grande Fratello Rocco Casalino, già responsabile della comunicazione pentastellata. "Da questa pagina ho difeso le posizioni del M5S e quanto hanno provato a fare in Parlamento", scrisse l'attore, "ma francamente come si fa a difendere chi sceglie come portavoce al Senato uno come Rocco Casalino? Come si possono affidare le repliche sulle accuse ricevute a uno così?".

Il commento ai suoi post

Durante un'intervista concessa all'AdnKronos, l'attore campano ha parlato del linguaggio particolarmente colorito da lui utilizzato sui social. "Purtroppo aveva ragione Umberto Eco. Non tutti sui social sono in grado di seguire una linea intellettiva normale, purtroppo regna la superficialità totale. A volte devi utilizzare un linguaggio che faccia fare una risata", spiega Amato."Io ho fatto il docente per tanti anni, in classe ogni 10 secondi mi usciva una battuta, i miei allievi avevano bisogno di rilassarsi e divertirsi", aggiunge, "il linguaggio colorito serve a dare quel momento di distacco dalla serietà: far passare dei concetti seri con un linguaggio popolare, terra-terra".

Nonostante sia candidato col M5S, tuttavia, negli anni Amato non ha mai risparmiato frecciate neppure ai grillini. L'attore spiega di aver agito solo da esterno, senza mai recitare un ruolo attivo nel Movimento. "Sono sempre stato di sinistra", racconta il candidato grillino, "poi ho iniziato a seguire il M5S con molta simpatia finché ho iniziato a dubitare di Di Maio. Dissi: è uno che distruggerà il Movimento, cosa che poi è successa".

Per quanto riguarda l'appellativo "democristiano" indirizzato in un suo post a Giuseppe Conte, invece, l'attore preferisce correggere il tiro."Penso che sia una persona perbene", dichiara durante l'intervista,"ci sono democristiani per bene e democristiani non per bene. Lui è un democristiano perbene. Per me è un merito il fatto che lui abbia posto delle condizioni al governo Draghi. Ammiro le leggi fatte da Conte, come il superbonus, per questo ho accettato la candidatura. Quando c'è stato da fare delle critiche io, con la mia onestà intellettuale, le ho fatte".

Sulla guerra in Ucraina, invece, l'idea di fondo è che la diplomazia debba prevalere sull'uso delle armi. "Sono contrario a tutte le armi, non solo quelle inviate all'Ucraina", dichiara Amato, "sento Draghi dire che bisogna appoggiare l'Ucraina sulla riconquista della Crimea... La Crimea è territorio russo, la popolazione ha votato in un referendum. Io non sono pro-Putin, per me va usata la diplomazia: fa più la parola che una pistola".

Per quanto concerne la Nato, per Amato sarebbe necessario distinguere tra due anime, vale a dire quella militare e quella "di collaborazione".

"Sono contrario a una Nato guerrigliera, a qualsiasi cosa possa creare conflitti nel mondo", spiega in conclusione l'attore, "sono contrario all'invasione di Putin, ma lo ero anche nei confronti di quello che è stato fatto nel Donbass, dove vivono molti miei amici".

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