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I conti in tasca ai "furbetti": quanto guadagna un politico

Gli stipendi variano in base alla carica del politico. Il più alto è quello di chi siede a palazzo Madama: tra indennità base e altre voci di rimborso un senatore può ricevere fino a 14.634,89 euro al mese

I conti in tasca ai "furbetti": quanto guadagna un politico

Dopo lo scandalo scoppiato ieri dei bonus da 600 euro richiesto da 5 deputati, cresce nel Paese la polemica sugli stipendi e i vantaggi che godono i politici. È bene sottolineare che non tutti guadagnano allo stesso. Ci sono, infatti, grandi differenze che dipendono dalla carica di un eletto. Come spiega il Corriere della Sera, si passa dai quasi 15mila euro mensili di un senatore ai pochi euro di un sindaco di un comune sotto i mille abitanti, arrivando addirittura allo zero, o quasi, per i consiglieri comunali dei paesini.

Iniziamo da chi guadagna di più. Chi siede a palazzo Madama, ad esempio, tra indennità base e altre voci di rimborso può ricevere fino a 14.634,89 euro al mese. I deputati, invece, sommando le varie voci possono guadagnare fino a 13.971,35 euro al mese. Ma non è tutto. Perché i parlamentari non pagano i trasporti su treni e compagnia di bandiera. I ministri eletti in Parlamento continuano a ricevere solo l’indennità riferita alla Camera di appartenenza mentre quelli non parlamentari guadagnano circa 4.500 euro netti al mese, oltre ai rimborsi di diverse voci di spesa.

Anche il premier Giuseppe Conte non ha di che lamentarsi. Il presidente del Consiglio, infatti, non ha indennità parlamentare in quanto non eletto ma riceve 114mila euro lordi l’anno. La cifra è stata tagliata volontariamente del 20%, così come deciso dal M5s prima delle elezioni politiche del marzo 2018.

Non male anche lo stipendio di un presidente di Regione a statuto ordinario: in questo caso, il governatore può contare su un massimo di 13.800 euro lordi al mese. Questa cifra è il limite stabilito dalla Conferenza delle Regioni, insieme a quella delle indennità dei consiglieri regionali che non può superare gli 11.100 euro di stipendio. Il governatore del Lazio, il segretario dem Nicola Zingaretti, sfiora i 13.800 euro lordi al mese. Stessa cifra del collega veneto Luca Zaia, di quello pugliese Michele Emiliano e di quella calabrese Jole Santelli. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, invece, riceve poco meno: 13.764 euro lordi. Più in basso Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), che arriva ai 9.758 euro lordi. Ma in quest’ultimo caso, il presidente percepisce una ulteriore indennità in quanto presidente della Conferenza Stato-Regioni.

Discorso diverso per i Comuni. I sindaci percepiscono delle indennità stabilite in base al numero di abitanti. Virginia Raggi, sindaca di Roma capitale, ha una indennità lorda di 9.762 euro. I primi cittadini dei comuni capoluogo di Provincia percepiscono 5.052 euro netti al mese. La cifra scende a 2.273 per un vicesindaco e 2.021 per un assessore. Il sindaco di un Comune sopra i 20mila abitanti guadagna 3.677 euro al mese (1.471 per un vicesindaco e 1.103 per un assessore). Cifre modeste sono riservate a chi amministra un comune sotto ai mille abitanti: in questo caso, il primo cittadino arriva 893 euro lordi mentre il vicesindaco riceve 357 e un assessore 268.

In una grande città come Milano i consiglieri comunali ricevono in media 1.200-1.500 lordi euro al mese. Tale cifra varia a seconda dei gettoni correlati alle presenze in Aula. Discorso completamente diverso per i comuni più piccoli: qui i consiglieri ricevono pochi spiccioli o addirittura niente.

Eppure bisogna sottolineare che a volte proprio i comuni con meno abitanti si trovano ad affontare problemi di non poco conto.

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