Dopo la chiusura assoluta da parte di Enrico Letta alla possibilità di apportare delle modifiche al tanto dibattuto ddl Zan, Matteo Salvini prova ancora una volta a tendere la mano al segretario dem dicendosi disponibile a discutere di una eventuale rimodulazione del contenuto del decreto.
Il leader del Carroccio tenta, così, di uscire da quella che in tanti hanno iniziato a definire come una trappola tesa dal Partito democratico: al Nazareno, infatti, sarebbero tutti ben consapevoli del fatto che andare avanti ostinatamente verso un'approvazione del ddl Zan in Parlamento senza nessun cambiamento significherebbe affossare la possibilità di arrivare fino in fondo. Come rivelato da alcune fonti vicine a Marco Antonellis di Tpi, inoltre, sarebbero già molto numerosi i cosiddetti "franchi tiratori" interni allo stesso Partito democratico, ovvero quei parlamentari pronti a sbarrare col loro voto contrario la strada al decreto di legge così come viene presentato.
Enrico Letta, secondo questa ipotesi, avrebbe scelto di agire con tale ostinazione proprio per arrivare ad un affossamento del ddl Zan senza essere additato come responsabile e risultando all'opinione pubblica ancora il primo promotore del decreto di legge. In questa maniera potrebbe al contempo evitare di pestare i piedi al Vaticano (che aveva chiesto una rimodulazione del contenuto del ddl) ed incolpare i suoi rivali politici per la oramai certa non approvazione del provvedimento.
Proprio sulla base di tali consapevolezze il leader del Carroccio ha chiesto al segretario dem di non chiudersi a riccio. "Ci sono dei senatori del Pd in carica che dicono anche esplicitamente a Letta 'Ascolta la Lega, scegli il dialogo, altrimenti non vai da nessuna parte'. Letta ha qualche giorno di tempo per capire che è la strada giusta", dichiara Salvini durante l'assemblea di Noi con l'Italia. "Io guardo ai fatti e spero che non affossino il lavoro fatto negli scorsi mesi. A me viene il dubbio che Letta voglia affossare la legge", spiega senza giri di parole l'ex vicepremier."Che abbia usato le tematiche dei diritti civili e delle ragazze e dei ragazzi che si amano per farne una battaglia ideologica, a costo di arrivare al nulla dopo mesi e mesi di lavoro. Perchè se si va al voto così non va da nessuna parte".
Salvini annuncia la stesura di una lettera in cui si chiede a tutti i parlamentari di cooperare. "Sto scrivendo la lettera con l'aiuto di associazioni gay, lesbiche, avvocati, insegnanti. La lettera che manderò è un invito al dialogo, siccome l'impianto è quello del ddl Zan, la lettera sollecita l'accoglimento di alcuni miglioramenti, di alcuni emendamenti".
Lo scopo è quello di approvare la legge il prima possibile: "Approviamo insieme, velocemente, la settimana prossima, gli articoli importanti di una legge importante che condanna e persegue ogni tipo di abuso violenza e discriminazione, lasciando da perte quello che perfino la Santa sede e il Santo Padre hanno indicato come problemi, punti critici e divisivi, ovvero il gender nelle scuole, i reati di opinione, la censura della libertà di pensiero e di parola. Lasciando che siano le famiglie a parlare ed educare i propri figli", conclude il segretario della Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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