Napoli - 'O Sceriffo è diventato grillino, sotto mentite spoglie. Dopo aver sparato a zero contro le ricette economiche del M5s (a gennaio, disse nel settimanale monologo a LiraTv: «Reddito di cittadinanza per tutti, tasse tagliate, tasse universitarie abolite, bollo circolazione e abbonamento tv che non si paga. I cittadini sappiano che in questa campagna elettorale sono di fronte a una grande truffa mediatica, si regolino»), il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca spiazza tutti e propone il «suo» reddito di cittadinanza per i giovani campani. Un biennio di corso di formazione per entrare nei ranghi della pubblica amministrazione con uno stipendio di 900 euro il primo anno e di 1100 euro il secondo. Le coperture finanziarie, secondo Il Corriere del Mezzogiorno, ci sarebbero: 200 milioni di euro raccattati tra fondi propri e comunitari. Una volta istruiti, i giovani dovrebbero essere assunti dai Comuni per favorire il ricambio generazionale.
«C'è di certo bisogno di uno svecchiamento nella Pa ha commentato il presidente Confapi jr Raffaele Marrone ma bisogna evitare che una scelta, dettata da una buona motivazione, finisca per snaturarsi diventando altro». «Giusto formare ha concluso il rappresentante delle Pmi napoletane ma non pagare per formare, a meno che non ci sia un'effettiva partecipazione alle attività lavorative».
Nei prossimi giorni, De Luca incontrerà gli assessori competenti (Attività produttive, Lavoro e Formazione) per stilare la road map dell'intervento.
È probabile, ma si tratta sicuramente di una coincidenza, che il piano per il Lavoro possa vedere la luce, almeno dal punto di vista del completamento delle laboriose trattative con sindacati e amministrazioni locali e delle procedure, entro il 2019, in pratica a ridosso delle regionali previste per l'anno successivo.
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