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Tra De Luca e De Magistris è guerra pure sulla pastiera

Tra De Luca e De Magistris  è guerra pure sulla pastiera

Pasquale Napolitano

Pastiera si. Pastiera no. In Campania, in particolare nella città di Napoli, lo scontro politico, in piena emergenza Coronavirus, non risparmia uno dei prodotti tipici della Pasqua. Da giorni, imperversa una guerra a colpi di comunicati e post sui social, tra difensori e nemici della tradizionale pastiera napoletana. Non c'è Pasqua senza pastiera. Non la pensa però così il governatore-sceriffo della Campania Vincenzo De Luca che nell'ultima diretta su Facebook ha messo in guardia i pasticcieri: «Restiamo in casa, impariamo a fare i pranzi come quelli che ci venivano offerti dalle nostre nonne, impariamo a fare i dolci a casa e le pastiere. Impegnatevi a farle, anche se non ho l'audacia di chiedervi di mangiarle pure, perché le prime saranno una sozzeria».

Va detto che in Campania vige il divieto - su precisa disposizione del presidente della Regione - della consegna del cibo a domicilio. Pastiera compresa. Le parole del governatore inaugurano le danze. Il primo ad aprire il fuoco contro l'ordine di De Luca è Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia in Regione Campania che si schiera in difesa della pastiera: «Personalmente, oltre a ritenere incomprensibile che proprio a Napoli non sia consentito ai panettieri di poter sfornare tortani e casatielli, credo che vi siano anche per i pasticcieri e i pizzaioli tutte le condizioni per poter garantire il distanziamento sociale e il massimo rigore igienico-sanitario».

Ma l'appello di Cesaro va oltre la pastiera e punta a colpire l'ordinanza madre (divieto di consegna del cibo a domicilio): «Pasticcieri e pizzaioli posso svolgere il loro lavoro in assoluta sicurezza e garantire in Campania, come accade anche per altri esercizi alimentari attualmente aperti, la più assoluta tutela dei consumatori, anche attraverso la ripresa di un adeguato servizio di consegna a domicilio».

Anche perché c'è un aspetto da non sottovalutare: il commercio locale muore mentre Amazon fa affari d'oro. Nella battaglia per la pastiera il capogruppo di Fi trova un inaspettato alleato: il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

«In questi giorni c'è un dibattito surreale sulla pastiera, come se l'alleato del virus fosse il pasticciere che prepara la pastiera e la porta a casa della gente. Si parla del dito e si nasconde la luna. Credo che il cibo a domicilio poteva essere garantito, anzi avrebbe evitato la calca delle persone fuori alle botteghe» commenta il primo cittadino. E se la guerra della pastiera andrà avanti fino a Pasqua, c'è già un secondo fronte caldo: la pizza. I pizzaioli spingono per la ripresa delle attività limitata alla consegna a domicilio. Per ora De Luca tiene fermo il pugno duro. Lasciando lo spiraglio: dopo Pasqua alcune restrizioni potrebbero essere allentate.

Pizzaioli e pasticcieri sperano.

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