Nutrire illusioni può essere sempre utile, far bene alla salute, magari servire all'umore. Mai crederci troppo, però. Prendiamo il caso De Luca. Il gioco dell'illusionismo è facile e lineare: De Luca è notoriamente soggetto alla legge Severino, il premier Renzi deve solo emettere tempestivamente il decreto di sospensione, dal quale conseguirebbe che ogni atto del governatore sospeso sia nullo. «Senza trucchi e senza inganni», per dirla con il deputato forzista Paolo Russo.
Eppure la visita-lampo (un'oretta scarsa) di De Luca a Palazzo Chigi, ieri pomeriggio, pare aver chiarito definitivamente ciò che il Giornale aveva anticipato nei giorni scorsi e che il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico ha spiegato ieri mattina alla Camera rispondendo a un'interpellanza di Russo. «La legge regionale campana prevede che la comunicazione al Consiglio nel primo insediamento costituisce notifica dell'avvenuta proclamazione degli eletti. A quel punto si attiva la procedura della Severino, la sospensione, con la comunicazione al presidente del Consiglio per i relativi adempimenti». Non basta. De Luca potrà nominare la giunta, in quanto «nel momento in cui il presidente della Regione esiste e risulta proclamato, è abilitato ad adottare tutti gli atti di propria competenza. Tra i quali, la nomina e la revoca della giunta». Volendo approfondire ulteriormente, l'articolo 4 comma tre del Regolamento regionale prevede che il Consiglio non possa occuparsi di altro se non della proclamazione degli eletti, della nomina della presidenza, dell'insediamento del governatore e della propria giunta.
Così sta la realtà, anche se Clemente Mastella s'appiglia alla speranza. Ne prende atto invece Luca Squeri (Forza Italia): «Alla fine, come predetto da Renzi in campagna elettorale, a De Luca sarà consentito di governare, anche dalla seconda linea». Strategia che l'arrembante governatore ieri a Roma per la verità non ha mai nascosto. Neppure ieri. «Rilassiamoci - ha detto ai cronisti - prima bisogna insediare la nuova giunta, il consiglio, gli organi, poi chi è interessato alla Severino si sottoporrà alla procedura prevista... ( e qui s'è dilungato alla grande, tanto per far capire i tempi , ndr ). E poi nel caso di sospensione io farò ricorso. C'è già un precedente: la corte d'Appello di Bari rigettò la sospensione...». Altro che sospensione immediata: «Siamo un Paese che è un circo equestre. Ci sono i grillini, poi, specializzati nel presentare ricorsi. Metteremo sulla loro lapide: “Presentarono mille ricorsi”, è l'unica attività politica che fanno. La Severino deve perseguire i delinquenti, i corrotti, non mettere gli amministratori in condizione di non poter vivere... Noi ce ne andremo quando lo decideranno gli elettori. ». La giunta è pronta: «L'ho in mente ma non la anticipo. Metà donne e metà uomini? C'era il Centauro metà cavallo e metà uomo, diciamo che faremo uno sforzo... E avrete un vicepresidente che vi farà sognare, ma non sognerete molto, starò sempre lì. Chi vince governa».
Mirabile show nel quale non si capiva più se fosse De Luca o il suo imitatore Crozza. Oltre ad annunciare una sanatoria per 80mila alloggi abusivi campani, non ha rinunciato neppure a sparare sulla Bindi. «Dovrà ringoiare cose ignobili che sono state dette, quando si parla dell'onorabilità di una persona bisogna misurare le parole. Impresentabili? Una grande imbecillità... Mentre qualcuno si baloccava con impresentabili, Severino, le palle e le pippe, continuavano a rubare. Con la Bindi non c'è nessuna rissa, c'è l'onorevole Rosaria Bindi, detta vezzosamente Rosy, che ha ritenuto di adoperare espressioni che vanno al di là delle sue competenze, espressioni che ritengo diffamatorie». Più tardi, al Tg1, ribadirà: che «è stata grave sul piano umano, gravissima su quello politico; chiaramente era un tentativo di colpire Renzi». Troppo simile a Crozza? De Luca non nega, anzi. Troppo furbo: «Certo, mi ha inibito l'uso di qualche parola, come personaggetto . Da zero a dieci mi piace undici, è un maledetto che mi ha creato un problema di identità, a volte mi sembra di guardarmi allo specchio». Specchio fedele, e ruvido assai. Non il più bello, ma neppure il più brutto del reame.
De Luca verrà sospeso dopo
la proclamazione degli eletti
Bubbico non ha detto che De Luca potrà nominare
la sua giunta
Alla fine a De Luca sarà consentito
di governare
dalla seconda fila
di Roberto Scafuri
Roma
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