La cancellazione dei Decreti Sicurezza sarà un boomerang per la sinistra. Ne è convinto il sondaggista Alessandro Amadori che, intervistato da Affaritaliani.it subito dopo le polemiche per la discutibile apertura di giornale de la Repubblica, dichiara che se il governo procederà su questa strada Salvini riuscirà a guadagnare con estrema facilità almeno un milione di voti.
"L'elettorato salviniano è militarizzato e un attacco di questo tipo (il titolo di Repubblica, ndr) non sposta più voti. E' sicuramente un titolo ambiguo e discutibile, come sarebbe ad esempio un eventuale 'Cancellare Zingaretti', ma quello che conta è il contenuto dell'intervista a Delrio".
Amadori allo stesso tempo ha spiegato che il governo Conte sta ''un po' sottovalutando la questione dell'immigrazione e il fatto che molti italiani vogliono un processo migratorio contenuto e non porti e porte aperte in maniera incondizionata''. Secondo il sondaggista, un ritorno al vecchio quadro normativo non sarebbe gradito dalla popolazione. Ciò potrebbe spingere buona parte di elettorato, anche quello non strettamente salviniano, ad avvicinarsi alla Lega.
Il risultato di questo spostamento di consensi a favore di Matteo Salvini, per Amadori, sarebbe notevole. Se il governo cancellasse o cambiasse i Decreti Sicurezzi"la Lega potrebbe guadagnare un 2-3% e raggiungere così quota 35% segnando il record storico. Considerando un'affluenza alle urne media, si tratta dunque di circa un milione di voti in più per Salvini".
La sinistra e il M5s, già in crisi di consensi, potrebbero subire una batosta elettorale clamorosa quando si ritornerà alle urne. Ma questo non sembra spaventare né l’esecutivo, né la maggioranza giallorossa. Ospite del programma di La7 “Otto e mezzo”, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha spiegato quali saranno le prime modifiche ai Decreti Sicurezza da effettuare entro gennaio: multe più basse per le Ong, da 10 a 50mila euro, e ampliamento delle categorie dei permessi umanitari.
La Lamorgese ha spiegato che “vanno ampliate per evitare quanto stava per succedere a dicembre e cioè chi era senza permesso umanitario, in base al decreto, veniva buttato per strada. Per i decreti sicurezza, oltre a quello che è stato segnalato dalla presidenza della Repubblica, intendiamo fare un discorso più complessivo. Ricordo che noi eravamo l’unico Paese che era al 28% come permessi umanitari. Gli altri Paesi erano al 3-4%. Aver davvero limitato al massimo questa forma di protezione, secondo me, non va bene“.
Ma non basta. Nel “question time” di ieri alla Camera, lo stesso ministro ha risposto ad un'interrogazione sulle iniziative per la regolarizzazione degli stranieri già presenti nel nostro Paese affermando che "l'intenzione del governo e del ministero dell'Interno è quella di valutare le questioni poste all'ordine del giorno che richiamavo in premessa, nel quadro più generale di una complessiva rivisitazione delle diverse disposizioni che incidono sulle politiche migratorie e sulla condizione dello straniero in Italia".
In sostanza, una sanatoria per gli immigrati. Questa la volontà del governo. I cittadini, però, sembrano non gradire tanto che sono pronti a far sentire la propria voce con un segno sulla scheda elettorale quando si tornerà alle urne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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