Delrio: "In Emilia-Romagna vinciamo ma se si perde ci saranno problemi"

Il capogruppo del Pd alla Camera sottolinea che in caso di sconfitta di Bonaccini "non cadrà il governo, ma non potremmo di certo far finta di nulla"

Delrio: "In Emilia-Romagna vinciamo ma se si perde ci saranno problemi"

Sottolinea che Bonaccini vincerà in Emilia-Romagna ma se il Partito democratico perderà ci saranno problemi. Parola di Graziano Delrio, capogruppo dei dem alla Camera.

L’ex ministro non vuole fare l’ipocrita e afferma che in caso di sconfitta non potrà essere tutto come prima, anche se l’elezione è locale e si vota per rinnovare i vertici di una Regione. Ribadisce che l’attuale governatore avrà la meglio su Lucia Borgonzoni “ma se dovessimo perdere, ci sarebbero ovviamente tantissime ripercussioni su tutti i fronti. Non cadrà il governo - precisa - ma non potremmo di certo far finta di nulla”.

Secondo l’ex presidente dell’Anci ci sono una serie di problematiche che il governo dovrà affrontare, qualunque sia l’esito del voto di domenica prossima. In un'intervista al Corriere della Sera, ricorda che la crescita non ha raggiunto ancora buoni livelli, ci sono moltissime persone che vivono una condizione di povertà economica e poi bisogna risolvere le crisi aziendali. Delrio aggiunge poi che il contesto internazionale richiede una maggiore presenza del nostro Paese e dell’Europa. “Ce la faremo - afferma l’ex ministro - ma in nessun caso possiamo permetterci analisi autoassolutorie".

Tornando alle Regionali in Emilia-Romagna, Delrio crede che le sardine possano rivelarsi una componente decisiva per la vittoria di Bonaccini perché questo movimento ha portato una ventata di freschezza all’Italia. Il deputato del Pd spiega che nuove persone si sono avvicinate alla politica e molti hanno riscoperto la voglia di partecipare grazie agli eventi organizzati in piazza.

Sulle tensioni interne al Movimento 5 Stelle, Delrio evidenzia senza mezzi termini di temerle perché “quando il partito di maggioranza relativa in Parlamento è attraversato da così tante tensioni, le ricadute sull'intero assetto ci sono, eccome. Vale per i M5S e anche per altri partiti della maggioranza".

Infine, sull’ipotesi di un nuovo partito lanciata da Zingaretti, l’ex ministro dice di essere affezionato al nome Pd ma se dovesse essere cambiato per lui non ci sarebbero problemi. E ricorda che ci sono questioni più urgenti da affrontare in un periodo in cui Delrio vede tornare di moda un eccessivo statalismo.

Dobbiamo trovare una terza via contemporanea che rafforzi le comunità, dalla famiglia all'ente locale - conclude - Senza una società forte, Stato e mercato non saranno in grado di dare risposte vere alle persone”.

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