"Demenziale insistere sul Covid rabbonito. C'è ancora pericolo"

Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia e responsabile del laboratorio dell'Università di Padova, si dice d'accordo con Massimo Galli, che ha definito "demenziale e irresponsabile continuare a sostenere che il virus sia rabbonito"

"Demenziale insistere sul Covid rabbonito. C'è ancora pericolo"

«Vedo che è stato introdotto un nuovo concetto biologico di contagiosità da tampone a cellule in vitro». Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia e responsabile del laboratorio dell'Università di Padova, si dice d'accordo con Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie Infettive del Sacco di Milano che ha definito «demenziale e irresponsabile continuare a sostenere che il virus sia rabbonito».

Professor Crisanti possiamo considerarci fuori dall'emergenza?

«Nessuno nega che il decorso della malattia sia più benigno. Ricordo però che si registrano 150mila casi in più nel mondo al giorno. Abbiamo chiuso quando in Cina erano stati registrati 3mila casi ora ne abbiamo 60 volte di più. Ma come possiamo definirci fuori pericolo?»

Fin dall'inizio dell'epidemia abbiamo assistito a continui confronti tra scienziati con opinioni divergenti.

«Il dibattito scientifico non si è svolto in una sede propria. I social e la tv non sono luoghi dove si possono approfondire nel modo giusto le ipotesi della scienza. Io sono contento di non essere un virologo perché è come un meccanico che guarda soltanto un pezzo. Ogni esperto vede il suo piccolo problema ma non coglie l'aspetto generale e non guarda a quello della salute pubblica. Anche se ora il decorso della malattia è benigno non possiamo abbassare la guardia»

É preoccupato?

«Sì. Non voglio ritornare al clima di quella tragica settimana di fine febbraio quando tutti parlavano proclamandosi esperti. In troppi hanno detto quello che passava loro per la testa quel momento. Ecco se mi devo pentire di qualcosa mi pento di non aver insistito di più sulla necessità di chiudere tutto, di monitorare subito la situazione, di intervenire più tempestivamente. Non vorrei che questi messaggi rassicuranti ci riportino in una situazione di rischio. Non ce lo possiamo permettere».

Come possiamo orientarci?

«Con grande umiltà dobbiamo ammettere che di fronte a tanti aspetti ancora sconosciuti la scelta migliore è quella della massima precauzione».

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