La denuncia di Salvini: "La procura blocca i fondi della Lega"

La decisione dopo la sentenza sui fondi illeciti. "Vogliono il dissenso fuorilegge"

La denuncia di Salvini: "La procura blocca i fondi della Lega"

"Si vuole mettere il bavaglio al dissenso". È una risposta netta quella che il leader della Lega Matteo Salvini rivolge alla procura, in una conferenza stampa convocata a Montecitorio per rispondere alla decisione di bloccare i conti del partito.

"Oggi succede una cosa mai successa in Italia, per mano di una parte della magistratura che prova a mettere fuori legge un partito che rappresenta milioni di cittadini", picchia duro il leghista, dopo una sentenza che da oggi diventa operativa.

"Si tratta dell’azione di una scheggia di magistratura: ora non ho disponibilità per pagare i palchi di Pontida", accusa Salvini, dopo che la magistratura ha scelto per il blocco dei fondi, in una decisione su irregolarità dell’utilizzo di fondi pubblici da parte del partito, che risalgono all'era Bossi.

L'ex leader della Lega fu condannato a 2 anni e 3 mesi di carcere in un processo in cui colpevoli vennero ritenuti anche il figlio Renzo e il tesoriere Francesco Belsito. "Non abbiamo nessun atto in mano", ha detto in conferenza stampa Salvini, che già in passato aveva sottolineto la sua distanza dai fatti. Il partito ne pagherà comunque le conseguenze. Alcune banche locali avrebbero già impedito ai quadri della lega di accedere ai conti per fronteggiare le spese.

"Se c’è un partito che ha rubato soldi ai contribuenti quello è la Lega Nord. Salvini è dappertutto tranne a Bruxelles e Strasburgo", attacca l'ex premier Renzi sulla questione.

E la risposta non si fa attendere: "È preoccupante che il segretario di un partito che si definisce democratico se ne freghi della presunzione di innocenza. Al Pd altro che bloccare i conti correnti... Ma non succede perché ha molti amici nei tribunali".

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