Cultura e Spettacoli

Diario del massaggiatore dei vip: «Schiffer tirchia, la Stone rifatta»

Manuel Martin ha lavorato negli hotel di lusso a Milano Sotto le sue mani le star di Hollywood. Ora ne svela i segreti

Diario del massaggiatore dei vip: «Schiffer tirchia, la Stone rifatta»

Claudia Schiffer, bellissima, fredda come un ghiacciolo e un pò tirchia, Demi Moore magrissima e disinvolta, Sharon Stone molto elegante ma con il seno rifatto. È Manuel Martin (nella foto), massaggiatore spagnolo a Milano da 48 anni, che rivela i piccoli segreti delle grandi star. Lui, ora 70enne, ha lavorato dal 1996 al 2003 nei più grandi alberghi di Milano: Principe di Savoia, Duca, Palace, Grand Hotel et de Milan. In quei santuari delle star ne ha massaggiato di corpi intoccabili ai comuni mortali. «Vip o non vip dice - quando si sdraiano sul lettino sono tutti uguali, a cominciare dal presidente della Repubblica».

Manuel ricorda ancora la suite al nono piano del Principe di Savoia dove alloggiava Oscar Luigi Scalfaro. «C'era un sacco di polizia attorno alla sua camera. Però lui era tranquillo, ha tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo del massaggio, non ha mai parlato. Solo alla fine ha ringraziato, mi ha detto che ero bravo». Ma nessuna mancia, ovvio, non se l'aspettava nemmeno. Meno scontato il comportamento della top model del calibro di Claudia Schiffer. «Alloggiava all'Hotel de Milan per seguire la moda e si faceva fare il massaggio senza aprire bocca. Bel corpo, ma lei è poco espansiva, per niente dolce. Non mi ha mai lasciato una lira di mancia. A differenza di molte altre star». A cominciare da Sharon Stone. «Alloggiava nella suite presidenziale con piscina al decimo piano dell'hotel de Milan ricorda Manuel Io ero emozionato prima di entrare nella sua camera ma la sua semplicità mi ha messo a mio agio». Una diva semplice, ma non sprovveduta. «Quando ho finito il massaggio mi ha raccomandato di non riferire ai giornalisti che aveva il seno rifatto. E finora ho mantenuto quel segreto. Però si vedeva lontano un miglio che era ritoccata». Da Hollywood è sbarcata a Milano anche Demi Moore, ai tempi del Soldato Jane. «Alloggiava al Principe di Savoia. Lei è indubbiamente una bella donna, molto dolce, ma magrisima. Disinvolta, però. È stata l'unica delle star a presentarsi al massaggio senza slip». Manuel ammette che anche la dea Sharon ha un po' di cellulite. «Solo il due per mille delle donne non ce l'ha. Come la dolce Martina Colombari che veniva a fare il massaggio accompagnata da Alessandro Costacurta. Il suo è un corpo perfetto, si vede che si cura moltissimo». Quasi insignificante, invece, Melanie Griffith. «Le ho fatto il massaggio ma non mi sono neppure accorto che era un'attrice famosa. Poi mi hanno detto che era la moglie di Antonio Banderas». Chi non dimenticherà mai, invece, è Francesca Neri. «La mia bella Franceschina chiedeva sempre di me e si arrabbiava quando non mi convocavano. Alloggiava al Principe di Savoia con il figlio e Claudio Amendola. È una donna adorabile».

Anche i maschietti, però, non disdegnano le mani di un bravo massaggiatore. A cominciare Tom Cruise. «Un ragazzo per niente altezzoso. Si presentava con i suoi boxer bianchi e si faceva massaggiare semi vestito. Però mi ha dato una buona mancia per due giorni consecutivi». La semplicità, invece, non fa rima con l'attore Jean-Claude Van Damme. «Era sempre circondato da tre guardie del corpo. Persino durante il massaggio venivano a controllare, quasi io rappresentassi un pericolo. Ma uno con un quadricipite così non ha bisogno di protezione». Immagine molto lontana dalla mascolinità era quella del cantante irlandese Boy George, a cui Manuel ha fatto il massaggio che gli ha fruttato anche 50 sterline di mancia. Noccioline, però, rispetto alla «generosità» di arabi e petrolieri. «Diversi arabi di grande potere, tra cui uno sceicco, mi hanno consegnato anche 100 dollari di mancia a seduta. Ma avevano la fissa delle donne. Dopo il trattamento mi promettevano cifre da capogiro se avessi procurato loro della compagnia femminile, e io, molto imbarazzato, suggerivo di chiedere al portiere...

».

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