Politica

Diciotti, Beppe Grillo: "Battuta sul quesito montata ad arte contro il M5S"

Il comico ieri aveva twittato: "Se voti Sì vuol dire No Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!". Ma ora attacca: "Battuta montata ad arte"

Diciotti, Beppe Grillo: "Battuta sul quesito montata ad arte contro il M5S"

Il sistema di voto su Rousseau è stato rimandato di un'ora. Dopo le polemiche per il testo quesito ambiguo cui gli attivisti grillini avrebbero dovuto rispondere per decidere se far processare (oppure no) il ministro Salvini per il "caso Diciotti", ora è Beppe Grillo a parlare. E lo fa per "smentire" la lettura fatta da molti delle sue parole di ieri, viste come una critica alla consultazione online lanciata dal M5S.

"Se voti Sì vuol dire No Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!", aveva scritto l'ex leader del M5S su Twitter. Oggi, però, Grillo precisa il suo pensiero e ribatte che "la mia battuta" è stata "montata ad arte contro il M5S". Da parte di Beppe, dunque, c'è "fiducia in Di Maio".

Resta il fatto che sono diverse le voci critiche all'interno e all'esterno del Movimento. "La formula non è chiara", diceva Paola Nugnes riferendosi alla consultazione online, "bisogna fare uno sforzo per non votare diversamente dalle proprie intenzioni". Tanto che, alla fine, stamattina l'inizio delle votazioni è stato posticipato di un'ora e il testo del quesito parzialmente rivisto. L'obiettivo, scrive l'Adnkronos, sarebbe quello di rendere più chiara la consultazione spiegando le ragioni della cosiddetta inversione del sì e del no.

Intanto, sia Salvini che Giorgetti allontanano lo spettro della crisi di governo in caso di un voto favorevole dei grillini all'autorizzazione a procedere. "Il governo va avanti per le cose fatte bene", dice il sottosegretario. "Sono tranquillo - insiste il ministro - Se pensano di spaventarci con qualche processo sbagliano.

Io non mollo di un millimetro".

Commenti