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Diciotti, Bonafede rincara: "Difendo l'autonomia dei magistrati"

Altolà del guardasigilli, Alfonso Bonafede, a Matteo Salvini: "Difendo l'autonomia della magistratura". E ammonisce l'alleato: "Rievocare le toghe di destra o di sinistra è fuori dal tempo"

Diciotti, Bonafede rincara: "Difendo l'autonomia dei magistrati"

Per Matteo Salvini l'iscrizione nel registro degli indagati per il caso della nave Diciotti, arrivata ieri al tribunale dei ministri di Palermo, è “una medaglietta” da appendere in ufficio. "Qui c'è la certificazione che un organo dello Stato indaga un altro organo dello Stato, con la piccolissima differenza che questo organo dello Stato, pieno di difetti e di limiti, per carità, è stato eletto, altri non sono eletti da nessuno", ha attaccato ieri il vicepremier e ministro dell’Interno.

Parole che non sono piaciute all’ala pentastellata del governo gialloverde. Nella giornata di ieri è arrivata la presa di distanze dell’altro vice di Conte, Luigi Di Maio, che intervenendo alla trasmissione In Onda, su La 7, ha chiesto “rispetto per la magistratura”. “Non bisogna scatenare una guerra tra politica e magistratura”, ha tuonato il leader del Movimento 5 Stelle. A dargli man forte è anche il guardasigilli Alfonso Bonafede: “Non penso che Salvini abbia nostalgia di quando la Lega governava con Berlusconi. Rievocare le toghe di destra o di sinistra è fuori dal tempo. I magistrati fanno un concorso, i politici le campagne elettorali. Non c'è nessuna anomalia”.

“Non sono il sindacalista dei magistrati”, mette le mani avanti il ministro della Giustizia in un’intervista al Fatto Quotidiano, “non sono pro o contro i giudici, lavoro per i cittadini, ma difendo l'autonomia della magistratura". "Un ministro può ovviamente ritenere che un magistrato stia sbagliando nei suoi confronti, però, rievocare politicizzazioni o dire che un magistrato sbaglia perché sia una toga di destra o di sinistra è fuori dal tempo”, ha affermato Bonafede lodando gli ultimi provvedimenti del governo in materia di Giustizia. "Il ‘Greco’, l'organo anticorruzione del Consiglio d'Europa, scrive che le nostre proposte vanno nella direzione giusta”, ha detto a proposito del disegno di legge anti-corruzione, che definisce “una vera e propria rivoluzione".

"Come ministro della Giustizia ci tengo a dire che l'alleato di governo del M5S cioè la Lega si è dimostrata molto determinata nella lotta alla corruzione e anche nelle battaglie di legalità e di trasparenza nei partiti", ha concluso il ministro spezzando una lancia in favore degli alleati leghisti. Stamattina a SkyTg24, da Maria Latella, assicura: "Non c'è un disegno per spaccare il governo". "C'è un sistema mediatico e un establishment in genere che teme le iniziative di questo governo che fa leggi per i cittadini e ha le mani libere - ha aggiunto - certo, ci sono dei giornali che sarebbero felicissimi di spaccare il governo ma io giro per le strade e trovo tra i cittadini un entusiasmo incredibile per quello che stiamo facendo".

E sempre in mattinata arriva la mano tesa al ministro dell'Interno, dopo che Salvini a Cernobbio ha detto di "aspettare con grande rispetto, celerità e curiosità le sentenze e i giudizi che mi riguardano".

"Mi fa piacere che Salvini abbia ulteriormente specificato che c'è il massimo rispetto per la magistratura", ha detto Bonafede commentando le ultime dichiarazioni del ministro.

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