In dieci anni il boom dei "nuovi" italiani: 202mila solo nel 2016, più della Francia

I dati Ismu: nel 2006 35mila le naturalizzazioni. Un milione fino a oggi

In dieci anni il boom dei "nuovi" italiani: 202mila solo nel 2016, più della  Francia

Milano - Nuove cittadinanze sestuplicate in Italia nell'arco di 10 anni. Lo certifica l'Ismu, voce autorevole nel campo degli studi sull'immigrazione.

Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono passate da quota 35mila nel 2006 al numero record del 2016, 202mila, che vale all'Italia il primato fra i Paesi europei più aperti. Lampante e costante la progressione numerica che emerge - sulla base dei dati Istat - dalla elaborazione dei ricercatori. L'Ismu ricorda che nel 2002 le acquisizioni era state appena 12mila. Quattro anni dopo, nel 2006, in Italia si contavano 2 milioni e 419mila stranieri (e come detto, 35.260 acquisiti alla cittadinanza italiana). L'anno scorso gli stranieri erano saliti a 5 milioni e 26mila, con 201mila nuovi cittadini. Nel 2017, oggi, gli stranieri sono già 5 milioni e 47mila.

L'Italia è balzata al primo posto nel panorama europeo. Lo ha fatto nel triennio 2013-2015, anno in cui siamo arrivati a quota 178mila. Il nostro Paese è seguito dal Regno Unito, dalla Spagna e dalla Francia. Segue ancora la Germania, che nel 2015 è scesa a 110mila, tagliando oltre mille acquisizioni (erano 111.775). È proprio dal 2013 che le concessioni di cittadinanza sono fortemente aumentate in Italia, dove il trend è netto e in controtendenza rispetto all'UE, area in cui le concessioni di cittadinanza stanno invece diminuendo (erano 980mila e sono 841mila oggi). Negli ultimi 10 anni i nuovi italiani ammontano a quasi un milione (956mila). Quindi, oltre ai 5 milioni di stranieri residenti al 1 gennaio 2017, si può stimare sul territorio nazionale anche la presenza di quasi un milione di italiani ex stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana nell'ultimo decennio, per un totale di «residenti stranieri o con un recente passato con cittadinanza non italiana» che sfiora i 6 milioni.

Il numero delle acquisizioni di cittadinanza insomma, supera quello degli sbarcati. Questi ultimi - tranne che negli anni 2002, 2011 e 2014 - nell'ultimo quindicennio sono stati sempre meno degli italiani acquisiti. Ma da dove arrivano i nuovi italiani? Nell'ambito di questo gran numero di acquisiti alla cittadinanza italiana nell'anno 2016, le principali nazionalità extracomunitarie di origine si confermano ai primi posti albanesi e marocchini, rispettivamente con 37mila e 35mila neo-italiani. Fra i primi 10 gruppi non ci sono invece cinesi e filippini, che pure sono molto numerosi quanto a popolazione residente. E non c'è il gruppo Ucraina, molto connotato al femminile.

Quanto alle regioni, il Centro-Nord è l'area nettamente più coinvolta. Il maggior numero di acquisizioni si registra infatti in Lombardia (54mila), Veneto (29mila) ed Emilia Romagna (25mila). In Basilicata il dato meno consistente: solo 279 nuovi italiani nel 2016.

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