Adesso vogliono far adottare i bambini immigrati agli italiani

Le prefetture accusate di mandarli nei centri di accoglienza sparsi nelle varie Regioni: "Sperano che i ragazzi scappino cercando di raggiungere il Nord Europa"

Adesso vogliono far adottare i bambini immigrati agli italiani

Dall'inizio dell'anno sono 7.600 i bambini immigrati, minorenni, che sono arrivati sulle coste italiane. Un esercito di 15-17enni che ottengono, proprio perché minorenni, immediatamente lo status di rifugiati. Cosa farne? La domanda è ancora più che aperta, sebbene l'emergenza immigrazione sia iniziata ormai qualche anno fa.

Il ministro Alfano e le prefetture al momento non hanno trovato alcuna soluzione. E le associazioni che si accaparrano i 37 euro giornalieri sono ben contenti di ospitarli nelle loro strutture di accoglienza. Rimarranno lì per molto tempo, quando non scappano per cercare di raggiungere il Nord Europa. Ci potrebbe essere un'altra soluzione? Forse. Ma che fa discutere. L'Associazione Amici dei Bambini (Aibi), infatti, vorrebbe farli adottare alle famiglie italiane.

Durante il convegno che ha riunito ieri e oggi a Gabicce Mare (Pu) gli enti autorizzati per le adozioni internazionali, è arrivato "un forte appello per chiedere, di nuovo, che venga sbloccata la legge sull'affidamento familiare di questi bambini migranti". A dirlo è Marco Griffini, presidente dell'Aibi. Secondo Griffini ci sarebbero tante famiglie italiane disposte a prendersi in carico questi adolescenti stranieri. Vero o meno che sia, a quanto pare non è ancora possibile. "Il discorso dell'accoglienza familiare dei minori migranti non accompagnati non è mai iniziato - spiega Griffini - Non si capisce perché sia stato tutto affidato alle prefetture e al Ministero dell'Interno senza coinvolgere le forze del volontariato, del non profit e dell'associazionismo per affrontare insieme queste emergenze".

L'Associazione ha anche un'idea, e dietro ci sarebbe Mafia Capitale. I 37 euro fanno gola a molti, e 7.600 minori che rimangono nelle strutture di accoglienza sono un tesoretto. "A Roma - prosegue l'Aibi - negli ultimi due anni abbiamo presentato diversi progetti, rendendoci disponibili all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Poi, con l'inchiesta Mafia Capitale, abbiamo capito forse perché". Qualche tempo fa il capogruppo del Pd Zampa ha presentato una legge per l'adozione, ma il governo l'ha lasciata marcire in qualche cassetto della Camera.

Così a gestire gli adolescenti sbarcati in Italia sono le prefetture, che "però, nella

maggior parte dei casi, preferiscono mandarli nei centri di accoglienza sparsi nelle varie Regioni". Forse, sottolinea Griffini, "nella speranza che i ragazzi scappino cercando di raggiungere il Nord Europa".

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