Francobolli, monete e opere d'arte per una sera si sono presi una pausa. Giovedì il palcoscenico della Sala Bolaffi di Torino è stato tutto di protagonisti ben più gustosi, ovvero vini pregiati e distillati, che hanno scaldato animi e offerte dei compratori. L'ottava asta organizzata in collaborazione tra la storica casa e Slow Food ha infatti fatto registrare un realizzo di 1,1 milioni di euro (base d'asta più che raddoppiata), con il 95% di lotti assegnati.
Un successo che testimonia il grande interesse per le bottiglie da collezione, soprattutto per quanto riguarda i single malt, selezionati con la collaborazione di Whisky Club Italia. Una verticale di 10 bottiglie di Macallan 18 anni (dal '67 all'84) è stato il lotto più prezioso, aggiudicato a 22mila euro, e in generale le bottiglie della gloriosa distilleria dello Speyside sono quelle che hanno acceso la competizione tra compratori italiani e stranieri in sala e online; 17.500 per sei bottiglie di Springbank del '67 e 12.500 per tre del mitico Bowmore Bicentenary sono le altre quotazioni top della serata.
Per quanto riguarda i vini, volano le etichette italiane, tra cui i piemontesi (310mila euro in totale): sugli scudi i Barolo (8.750 euro per sei bottiglie di Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1961 e 7.500 euro per dodici bottiglie di Mascarello del '64) e i toscani Masseto. Da segnalare anche la cassa Duclot Collection del 2004 con nove bottiglie di Châteaux (5.750 euro). La serata si è conclusa con una degustazione di quattro whisky in edizione limitatissima imbottigliati dall'importatore genovese Velier per il suo 70esimo anniversario.
Le bottiglie, tra cui un mirabile Glenfiddich 1973 di 44 anni e un single grain di 47, sono state presentate da Marco Callegari di Velier e Davide Terziotti del Whisky Club Italia, e altri esemplari dulcis in fundo - sono stati poi battuti all'asta.
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