Restano le tensioni sul decreto Genova dopo la bagarre di ieri e le proteste del Partito democratico per le norme sulla ricostruzione di Ischia inserite nel dl e definite "condono" dalle opposizioni.
Oggi i dem, con l'aiuto di Liberi e uguali, hanno alzato un muro di ostruzionismo per rallentare i lavori della Camera, costringendo la conferenza dei capigruppo a stabilire la prosecuzione dei lavori "a oltranza", per evitare di lasciare appeso il provvedimento durante il ponte di Ognissanti. Il voto - scontato - è previsto per la mezzanotte.
E in Aula si è sfiorata la rissa, con i commessi costretti a mettersi in mezzo ad alcuni deputati di Fratelli d'Italia e altri del Partito democratico che erano scesi dai banchi per fronteggiarsi fisicamente.
Matteo Renzi parla di "squallore puro": "L'Italia è flagellata dal maltempo e questi votano un condono nascondendolo dietro il dramma di Genova", ha detto l'ex premier. Accusa rinforzata dal presidente del Partito democratico, Matteo Orfini: "Siamo pronti a votare il decreto, ma togliete il condono edilizio per Ischia". Dal Movimento 5 Stelle, però, la risposta è netta: "La decisione del Pd di fare ostruzionismo su un provvedimento così importante è uno schiaffo alla città", tuona il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.
La scelta politica del Pd non va giù nemmeno al sindaco di Genova e commissario per l'emergenza, Marco Bucci, e al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che in una nota congiunta scrivono: "Fare ostruzionismo su un decreto che aspettiamo da tempo e su cui è già stato fatto grande lavoro, non è tollerabile e neppure rispettoso delle sofferenze di questa terra".
La deputata dem Lella Paita, però, reagisce: "Tutte le misure per Genova sono state approvate e la maggior parte delle votazioni si sono chiuse già lunedì. Il problema è che il decreto è diventato un mostro legislativo, un inaccettabile mix di abusi e condoni". Nell'arena scende anche il ministro Danilo Toninelli: "Con un ostruzionismo ipocrita, il Pd sta bloccando i fondi per Genova", scrive il titolare del Mit su Twtter. Mentre il collega Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri in quota Cinque Stelle, parla di "farsa" del Pd dai banchi dell'opposizione, dopo aver "governato male" l'Italia nella scorsa legislatura.
Nel braccio di
ferro è ovviamente la maggioranza a spuntarla, forte dei suoi numeri alla Camera. Ma a breve il campo di "battaglia" si trasferirà al Senato, dove il vantaggio è esiguo e i malumori nella truppa pentastellata preoccupanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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