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La Lega "invade" il Senato Bloccate le commissioni sui "decreti Sicurezza"

I senatori della Lega hanno creato un maxi-assembramento per ritardare i lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia

La Lega "invade" il Senato Bloccate le commissioni sui "decreti Sicurezza"

Clamorosa protesta della Lega in Senato contro il decreto Immigrazione. Gli esponenti del Carroccio, infatti, per ritardare i lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, convocate alle 14 nella sala capitolare di palazzo della Minerva per le audizioni sul provvedimento, hanno creato un grande assembramento, vietato in questo periodo di emergenza sanitario.

Per riuscire nel loro intento i senatori della Lega, infatti, si sono presentati in extranumero nell’aula dove si stava svolgendo la seduta. "Troppi"- ha spiegato un senatore presente- "considerando che le regole Covid permettono solo accessi contingentati". I senatori del Carroccio, contrari al provvedimento, hanno chiesto alle presidenze di poter partecipare ai lavori e di spostare le commissioni in aula, così da avere lo spazio necessario per contenere tutti coloro che vogliono prenderne parte.

Per rispettare le norme anti-Covid. data la presenza di un alto numero di persone, il presidente della prima commissione Dario Parrini ha invitato i colleghi di evitare "assembramenti" e a lasciare l'aula. In considerazione che nessuno ha abbandonato l’aula, nonostante i richiami, lo stesso Parrini è stato costretto a sospendere la seduta:"Hanno creato un rischio sanitario", ha poi spiegato il presidente della prima commissione.

Se non ci saranno ulteriori imprevisti, i lavori dovrebbero riprendere al termine del voto di fiducia dell'assemblea al decreto Ristori. Alle due commissioni è stato concesso lo spazio dell'aula per proseguire l'esame del provvedimento e permettere così ai senatori della Lega di partecipare alla seduta. Gli scranni, infatti, non sono attrezzati per le audizioni da remoto.

La scorsa settimana la Camera aveva dato il via libera al dl Sicurezza che contiene disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici, di contrasto all’utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e che, nella volontà del governo. Erano stati 279 i voti a favore, 232 i contrari e 9 gli astenuti.

Proteste della Lega anche in quell’occasione. I deputati del Caroccio, alla fine della dichiarazione di voto del capogruppo Riccardo Molinari, avevano esposto nell'Aula della Camera un enorme striscione con la scritta "Stop Decreto Clandestini" ed hanno sventolato dalle tribune del pubblico una gigantografia con Giuseppe Conte e Matteo Salvini quando hanno emanato i decreti sicurezza.

Gli esponenti leghisti avevano anche urlato in coro "buffoni, buffoni" e "venduti" ai deputati M5s, ex alleati nel governo Conte I.

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