Il dolore di Berlusconi «Sono vicino alle vittime Uniti per ricostruire»

Il Cavaliere: pronti a sostenere gli interventi Forza Italia chiede un «tavolo di coesione»

Laura Cesaretti

Roma Questo è «il momento dell'unità», e dello «sforzo comune».

Nel giorno dei funerali di Stato delle vittime, Silvio Berlusconi rompe un lungo silenzio ufficiale, che durava dai giorni in cui venne dimesso dal San Raffaele dopo l'intervento a cuore aperto, e davanti alla catastrofe del terremoto che ha colpito l'Italia centrale invita alla coesione nazionale e manda un messaggio di collaborazione a governo e maggioranza. «Di fronte alla tragedia che ha colpito le popolazioni di diversi comuni dell'Italia centrale - scrive in una nota Berlusconi - non ci sono parole adatte ma solo il cordoglio, la solidarietà, la preghiera. Sono vicino con il cuore alle vittime, ai feriti, ai loro famigliari e a tutti coloro che hanno perso la propria casa e i propri beni. Questo è il momento dell'unità e dello sforzo comune per assicurare la massima efficacia e sollecitudine degli interventi». L'ex premier si dice «certo» che «come sempre» nei momenti più difficili il Paese «saprà dare il meglio di sé», e ringrazia «l'impegno» di tutti coloro che, dalla Protezione civile ai Vigili del fuoco alle forze armate, stanno lavorando per dare soccorso alle popolazioni colpite. Poi, attingendo alla propria esperienza personale, il messaggio al governo: «Ho davanti agli occhi - ricorda il Cav - il drammatico precedente del terremoto dell'Aquila e so bene quanto sia difficile in questi momenti coordinare con efficacia e rapidità gli sforzi per prestare i primi soccorsi e insieme riavviare la ricostruzione nei temi più brevi possibili». Per questo Berlusconi auspica la «collaborazione di tutti», a cominciare dalle amministrazioni pubbliche, e assicura che Forza Italia «è naturalmente pronta a sottoscrivere in Parlamento ogni provvedimento legislativo utile a favorire i soccorsi e la ricostruzione».

E mentre il presidente del Senato Pietro Grasso invita «tutta la politica» ad «essere unita», l'atteggiamento collaborativo dell'opposizione berlusconiana viene tradotto in pratica in una proposta che il capogruppo Renato Brunetta lancia all'esecutivo: promuovere un «tavolo di coesione nazionale» attorno al quale le forze politiche collaborino per la gestione dell'emergenza e i piani di ricostruzione e di prevenzione. Un'estensione di quanto già il governo Renzi ha fatto per il terrorismo internazionale: «Renzi non perda questa occasione.

Ferme restando le visioni politiche diverse, l'allargamento del Tavolo di coesione nazionale potrebbe rappresentare un passaggio importante per la nostra democrazia», sottolinea Brunetta, che auspica un «grande momento di unità nazionale». Sulla stessa linea anche la fittiana Cinzia Bonfrisco, secondo la quale «tutte le forze politiche sono chiamate a dare prova di unità di fronte a questa nuova triste emergenza».

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