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Ennesimo show del Trump ferito. "Sarò al muro con il Messico"

L'ultima polemica su Donald Trump riguarda le mancate condoglianze e gli onori di Stato per Brian D. Sicknick

Ennesimo show del Trump ferito. "Sarò al muro con il Messico"

L'ultima polemica su Donald Trump riguarda le mancate condoglianze e gli onori di Stato per Brian D. Sicknick, l'agente della polizia del Campidoglio rimasto ucciso nel tentativo di respingere l'assalto dei sostenitori di Trump all'edificio del Congresso a Washington. Mentre le bandiere al Campidoglio sono state poste a mezz'asta, fa notare il New York Times, Trump non ha dato disposizioni simili per gli edifici del governo federale sotto la sua giurisdizione.

Trump intanto prepara l'ultimo grande show della sua presidenza. Domani si recherà in visita al confine con il Messico per verificare di persona i progressi nella costruzione del muro di confine, come annunciato dalla Casa Bianca. Se non ci saranno modifiche all'agenda del presidente, questa sarà anche la prima apparizione in pubblico di Trump dopo l'assalto al Campidoglio del giorno dell'Epifania da parte dei suoi sostenitori e l'eliminazione o il blocco dei suoi account su diversi social network secondo Abc News. L'occasione al confine sarà utilizzata dalla Casa Bianca per evidenziare il lavoro svolto dalla sua amministrazione sul muro di confine. Trump si recherà nella città di Alamo, in Texas, dove rimarcherà il completamento di 400 miglia del muro e gli sforzi della sua amministrazione per riformare quello che la Casa Bianca ha descritto come il sistema di immigrazione «guasto» della nazione. La campagna di Trump per le presidenziali del 2016 si è concentrata ampiamente sul desiderio del presidente di costruire un muro di confine. Il tycoon ha anche promesso allora che il Messico avrebbe pagato il muro, che poi però è stato costruito a spese dei contribuenti statunitensi.

«The Donald», dopo la perdita di consensi seguita - anche a livello internazionale - all'assalto al Campidoglio scattato al termine del suo discorso a Washington è ansioso di evidenziare i risultati raggiunti al termine della sua presidenza.

Anche perché - e non è un segreto - il tycoon avrebbe intenzione di ricandidarsi alla Casa Bianca nel 2024, o alla guida del partito repubblicano oppure fondando direttamente un suo movimento politico.

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