Donald a sorpresa: "Grazie di averci avvisato dell'attacco. Ora la pace"

Prima l'appello a un "cambio di regime". Poi la svolta. Nel mirino il russo Medvedev

Donald a sorpresa: "Grazie di averci avvisato dell'attacco. Ora la pace"
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Donald Trump cambia nuovamente registro con l'Iran, e dopo aver aperto all'idea di un rovesciamento dell'attuale governo, sembra tendere un ramoscello d'ulivo in seguito alla vendetta misurata e ampiamente preannunciata degli ayatollah. "Voglio ringraziare Teheran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane e di non ferire nessuno. Forse ora si può procedere verso la pace e l'armonia nella regione e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso", afferma il presidente su Truth in seguito all'attacco della Repubblica islamica contro la base di Al Udeid in Qatar: "La cosa più importante è che si sono sfogati e, si spera, non ci sarà più odio". Quindi ringrazia Doha "per tutto quello che ha fatto per la pace nella regione. Riguardo all'attacco alla base Usa, sono lieto di annunciare che, oltre a non aver ucciso o ferito alcun americano, non ci sono stati nemmeno qatarioti uccisi o feriti". E in un altro criptico messaggio, dice: "Congratulazioni mondo, è tempo di pace". Un alto funzionario della Casa Bianca conferma che Washington era a conoscenza di un potenziale attacco contro la base di Al Udeid, e l'inviato Steve Witkoff è rimasto in contatto con i funzionari iraniani da quando gli Stati Uniti hanno colpito i siti nucleari.

Altri funzionari di Pennsylvania Avenue, inoltre, spiegano ad Axios che ora il tycoon vuole la fine della guerra e raggiungere un accordo. Un approccio decisamente diverso da quello di poche ore prima, quando The Donald ha aperto all'ipotesi di un rovesciamento dell'attuale governo di Teheran, sottolineando: "Non è politicamente corretto usare il termine cambio di regime, ma se quello l'attuale non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!", ha scritto su Truth, adattando il suo iconico slogan Make America Great Again (Maga) in Make Iran Great Again. Parole che hanno contraddetto in pieno le dichiarazioni del vicepresidente JD Vance ("Non vogliamo ottenere un regime change'. Vogliamo porre fine al programma nucleare iraniano", ha assicurato) e del capo del Pentagono Pete Hegseth ("L'operazione non mirava al cambio di regime, Trump vuole la pace e l'Iran dovrebbe seguirlo").

I toni contrastanti hanno evidenziato le difficoltà che l'amministrazione Usa ha affrontato nel tentativo di gestire le ricadute sia a livello nazionale che internazionale dell'attacco, con l'obiettivo di convincere Teheran ad una contro-risposta limitata e allo stesso tempo placare le fazioni della base Maga contrarie all'intervento militare. Trump ieri ha deciso di rinviare la prevista partenza per il vertice Nato di Amsterdam in programma oggi e domani, e ha avuto una nuova riunione con il consiglio per la sicurezza nazionale. Nel frattempo, il tycoon ha attaccato su Truth pure l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, il quale ha sostenuto che il blitz americano ha inflitto "danni minimi o nulli" e che l'Iran "proseguirà con la produzione di armi nucleari". "Ha usato veramente la parola con la N' (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate atomiche a Teheran? L'ha detto davvero o è solo frutto della mia immaginazione? Se l'ha detto davvero, e se confermato, per favore fatemelo sapere immediatamente". Questa parola "non dovrebbe essere presa con tanta superficialità. Immagino sia per questo che Putin è il capo", ha proseguito.

Secondo quanto riferito da Nbc News, l'Iran ha avvertito il comandante in capo tramite un intermediario durante il vertice del G7 in Canada che, se fosse stato colpito, avrebbe attivato attacchi con cellule dormienti

all'interno degli Stati Uniti. L'amministrazione Usa rimane quindi in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione, e il dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato un allarme "di minaccia elevata".

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