Cinque cadaveri sono stati trovati la sera del 25 dicembre in un appartamento nella città di Meaux, nella regione francese della Seine-et-Marne, a est di Parigi. Sono quelli di una mamma di 35 anni e dei suoi quattro figli, tra i 9 mesi e i 10 anni, uccisi nella casa di famiglia dal compagno della donna, un uomo di 33 anni nato nel sobborgo parigino di Colombes, arrestato ieri a Sevran, fuori dalla casa del padre. Sono stati i vicini a notare una pozza di sangue fuori dalla porta di casa e ad allertare la polizia. Il procuratore Jean-Baptiste Bladier ha spiegato che la donna e le due figlie più grandi sono state accoltellate più volte nella notte, mentre i due figli più piccoli sono stati soffocati o annegati. L'uomo era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico nel 2017 e nello stesso anno aveva anche tentato il suicidio. Da allora era monitorato per disturbi depressivi e psicotici. Aveva anche precedenti per atti di violenza domestica per aver pugnalato alla scapola la moglie a un mese e mezzo dal parto, ma la donna si era rifiutata di sporgere denuncia. Per la vicenda era stata aperta un'indagine e il 33enne era stato posto in custodia della polizia prima di essere ricoverato in un reparto psichiatrico. Aveva affermato di non voler fare del male alla moglie che amava: «La pugnalata è partita da sola», si era giustificato. Il procedimento era stato archiviato per infermità mentale.
«So perché mi trovo in custodia della polizia», ha detto ieri dopo l'arresto, accennando al suo disagio personale e alla sua depressione, come per giustificare il suo gesto. Attualmente è ricoverato in ospedale e non ha ancora potuto essere interrogato. È stata l'analisi delle immagini di videosorveglianza a permettere di risalire a lui.
In casa del killer sono state trovate ricette per la prescrizione di tranquillanti. La sua famiglia ha contribuito alla cattura: la testimonianza della sorella ha permesso di contattare il padre e la madre dell'uomo, che hanno collaborato molto.
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