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Il doppio fronte di Berlusconi: rilancio di Fi e alleanza solida

Il leader azzurro lavora sul rafforzamento del partito e della coalizione con Lega e Fdi. Martedì nuovo tavolo sulle amministrative, ma per Milano si attenderà il nome del Pd

Il doppio fronte di Berlusconi: rilancio di Fi e alleanza solida

Rafforzare l'identità di Forza Italia e rilanciarne il brand. È questo uno degli impegni e dei propositi per il nuovo anno che Silvio Berlusconi promette di mettere al centro dell'agenda, fin dalla ripresa dei lavori parlamentari. Un'esigenza sempre più sentita nel momento in cui ci si appresta ad approfondire la nuova alleanza di centrodestra con la Lega e Fratelli d'Italia, partiti che possono contare su messaggi che in tempi di crisi possono apparire più semplici e diretti. Il partito azzurro deve, invece, fare i conti con una comunicazione più complessa e per farla «passare» deve mettere in campo un esercizio di leadership, ma anche una preparazione più approfondita da parte dei rappresentanti azzurri chiamati a esporre le tesi del partito.Berlusconi continua ad avere contatti e riunioni con esponenti politici e della società civile. Presto vedrà anche Antonio Martino, con il quale ha avuto una lunga telefonata prima di Natale, per mettere in campo iniziative in campo economico. Il presidente di Forza Italia continua anche a interessarsi alla comunicazione telematica. Non è un caso che la sua pagina Facebook abbia superato gli 800mila fan e il suo messaggio natalizio abbia fatto oltre 3 milioni di contatti.Tutto, comunque, passa dalla volontà, ribadita anche in queste ore, di non ammainare la bandiera di Forza Italia, perché nessun nuovo simbolo o lista civica, ancorché ancorato a candidati forti sul territorio, avrebbe la possibilità di radicarsi, parlare a un elettorato ampio e creare l'empatia necessaria a sfondare. L'importante, però, è affiancare al lavoro sul partito quello sulla coalizione. In questo senso ci sarebbe l'intenzione di arrivare a una posizione comune con gli alleati anche sulle unioni civili, ferme restando le distanze che ancora resistono su questo tema con la Lega. Il lavoro di squadra, comunque, continua. Martedì ci sarà la riunione del tavolo nazionale sulle amministrative presieduto da Altero Matteoli. Poi l'atteso incontro dei leader per le candidature, anche se l'intenzione prevalente è di aspettare, soprattutto per quanto riguarda Milano l'esito delle primarie del Pd. Anche perché, come spiega Antonio Palmieri, «oggi non è più tempo di campagne elettorali infinite, si rischia un effetto boomerang. A questo punto conviene aspettare e avere il vantaggio di conoscere l'uomo scelto dal Partito democratico». Il deputato e coordinatore di Forza Italia per la provincia di Milano, Luca Squeri, comunque si espone. «Resto convinto che Sallusti sia il nome migliore, capace di stupire anche chi oggi è scettico». Forza Italia, intanto, si mobilita per lanciare l'allarme sulle possibili conseguenze della sospensione del Trattato di Schengen. «Se venisse sacrificato, per l'Italia sarebbe una doppia beffa» dice Laura Ravetto. «Da una parte non smetteranno certo gli sbarchi, visto che muri di cemento sulle coste non sono certo edificabili. Dall'altro lato i cittadini italiani che magari hanno rapporti di lavoro con la Svizzera o la Francia si troveranno a subire ore e ore di controlli». Una posizione sposata anche da Mariastella Gelmini.

«La sospensione esporrebbe i paesi del Sud Europa, a partire dall'Italia, a una pressione dei flussi migratori indiscriminata, a dir poco insostenibile».

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