Cronache

Droga dell'Isis sequestrata. Valeva un miliardo di euro

Scoperti 84 milioni di pasticche di anfetamina nascoste in cilindri di carta dentro tre container

Droga dell'Isis sequestrata. Valeva un miliardo di euro

La guardia di finanza di Napoli ha inflitto ieri un grave colpo al terrorismo internazionale, sequestrando 84 milioni di pasticche di anfetamine, i cui proventi erano destinati al finanziamento dell'Isis. Si tratta del più grande sequestro di questo stupefacente a livello mondiale, eseguito in esecuzione a un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli-Dda e maturato nell'ambito di una complessa attività d'indagine delegata al Gico nei confronti di un'organizzazione con proiezioni internazionali dedita all'importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Il valore complessivo del sequestro ammonta a un miliardo di euro. Quella che è stata denominata «la droga dell'Isis» era probabilmente destinata al mercato europeo, visto che i traffici, nel periodo di lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19, si erano pressoché fermati.

I finanzieri di Napoli hanno tracciato 3 container sospetti in arrivo al porto di Salerno, contenenti cilindri di carta per uso industriale e macchinari, che sono stati trasferiti in un luogo attrezzato per procedere all'ispezione interna, con l'ausilio di tecnici specializzati e con la collaborazione della Sezione Antifrode della Agenzia delle Dogane di Salerno.

I cilindri di carta, alti circa 2 metri e del diametro di 140 cm verosimilmente costruiti in Germania sono stati congegnati in multistrati in grado di celare allo «scanner» il contenuto, riposto negli strati interni, di circa 350 chili di pasticche per ogni cilindro. Tutte le pasticche riportavano il simbolo del «captagon» che contraddistingue la «droga della Jihad».

L'Isis, infatti, finanzia le sue attività terroristiche attraverso il traffico di droghe sintetiche, per lo più prodotte in Siria, Paese da cui le anfetamine provengono. Ecco perché l'attività, finora condotta solo dagli uomini delle Fiamme Gialle di Napoli, in futuro avrà sicuramente un'estensione internazionale, con possibili collaborazioni con le polizie estere, al fine di individuare eventuali responsabili dei traffici.

Il «captagon» viene smerciato in tutto il Medio Oriente ed è diffuso sia tra i combattenti per inibire paura e dolore sia tra i civili perché non fa sentire la fatica.

La droga un tempo veniva prodotta in Libano e smerciata in Arabia Saudita, soprattutto negli anni Novanta. Oggi è molto diffusa in Europa, soprattutto tra i giovani. Fu trovata anche nei covi dei terroristi che fecero l'attacco al Bataclan nel 2015. Già due settimane fa la Guardia di Finanza aveva intercettato un altro carico con 190 chili di anfetamine riportanti lo stesso simbolo. Da lì erano partite le indagini che hanno condotto all'ultimo risultato. Adesso si indaga per capire se vi sia il coinvolgimento di cosche locali della Camorra che potrebbero essere il veicolo di distribuzione della droga dell'Isis sia in Italia che all'estero.

Un'indagine che sarà condotta ancora dalle fiamme gialle.

Commenti