Chiara Giannini
Firenze L'incubo meningite torna a esasperare la Toscana e la Campania. Un bimbo di 22 mesi, residente coi genitori nella frazione lucchese di Porcari, è morto ieri all'ospedale Meyer di Firenze e un 18enne è morto vicino a Napoli.
In Toscana si tratta del tredicesimo decesso negli ultimi quindici mesi in una terra che nello stesso arco di tempo ha visto almeno 58 casi, tanto che la Regione ha raccomandato la vaccinazione a più riprese, soprattutto tra i bambini piccoli (a 15 mesi, a 6 anni e a 13 anni), agli anziani, ai malati oncologici e a chi presenta particolari patologie. Il piccolo era arrivato mercoledì sera all'ospedale San Luca di Lucca, dove i medici hanno capito subito che si trattava di meningite e hanno disposto il trasferimento al Meyer, sicuramente più attrezzato per casi di questo tipo. La febbre, però, non è mai scesa e a niente è servito l'intervento dei sanitari.
Per il laboratorio di immunologia dell'ospedale pediatrico non ci sono dubbi: sepsi da meningococco di tipo C.
In Toscana c'è chi ha azzardato l'ipotesi che la meningite sia arrivata nel Granducato traghettata da un crocerista sceso al porto di Livorno. Ma gli esperti invitano alla prudenza, perché in realtà la variante letale potrebbe avere origini di qualsiasi tipo.
Per i compagni di asilo del bimbo deceduto al Meyer, per i parenti e tutti coloro i quali sono venuti in contatto con lui di recente è subito scattata la profilassi del caso e l'Asl Toscana Nord - Ovest ha predisposto la loro osservazione per i prossimi dieci giorni. La conferma è comunque che il bimbo morto al Meyer non era vaccinato.
Intanto la psicosi sta facendo il giro d'Italia. Ad Agerola (Napoli) un 18enne si è sentito male ed è deceduto all'ospedale San Leonardo di Castellammare. Un caso si registra anche all'ospedale di Cremona, dove un uomo di 43 anni di Crema è stato salvato grazie all'intervento dei medici. Infine a Chiavari, in Liguria, una 34enne peruviana è stata ricoverata e in seguito, trasportata in rianimazione all'ospedale San Martino di Genova in condizioni disparate per una meningite da meningococco, ovvero il tipo letale. Non si può certo parlare di epidemia, ma l'attenzione del ministero della Sanità, che comunque raccomanda la vaccinazione, soprattutto per le fasce a rischio, è alta. Le morti per questo tipo di malattia iniziano infatti a diventare troppe, soprattutto quelle dei bambini. Il vaccino è utile a salvare la vita, visto che non blocca l'eventuale contagio, ma consente di prendere il morbo in maniera molto più lieve.
Il killer silente è Il batterio Neisseria menigitidis, ovvero il meningococco, che ha una variante di 13 tipi. I B e C sono i più rilevati in Italia, il secondo il più pericoloso, quello che si porta dietro lo spettro nero della morte, se non preso in tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.