Silvio Berlusconi tira dritto, respinge l'ultimatum di Matteo Salvini e Giorgia Meloni e blinda Guido Bertolaso. Non è più tempo di mediazioni e ripensamenti, di trattative e diplomazie al lavoro. Il presidente di Forza Italia prende l'aereo di prima mattina e atterrato a Roma si reca al gazebo di Piazza del Pantheon per appoggiare la candidatura dell'ex capo della Protezione Civile e inviare un messaggio preciso tanto ai romani quanto agli alleati. I toni sono affilati e poco inclini a tenere viva l'infinita partita dei veti e controveti vissuta in queste settimane, nonostante l'accordo a tre su Bertolaso sottoscritto e annunciato pubblicamente.«Bertolaso sono sicuro che vincerà al primo turno perché i romani hanno buon senso». Sui malumori di Salvini, l'ex premier taglia corto: «La Lega a Roma è all'1,4%». E quando gli viene chiesto se Forza Italia ce la farà anche senza il leader leghista, la risposta è secca: «Salvini cosa c'entra a Roma? Non ne posso più dei professionisti della politica. Il mio mestiere è sempre stato unire, con i professionisti integrali della politica non ho mai avuto grande intesa, pensano solo alla loro carriera, agli interessi dei loro partiti. Io ho sempre pensato all'Italia. Abbiamo una capitale da portare fuori da questo stato e dobbiamo trovare il migliore possibile. Bertolaso è un uomo che sa affascinare, sa fare squadra, è l'unico protagonista che sa fare un lavoro in tempi certi, non è un politico, non è un professionista del bla bla bla, è un fuoriclasse». A chi gli domanda di un ticket Bertolaso-Meloni, l'ex premier si limita a un sorriso. Non si fa attendere la replica di Salvini: «Giorgia Meloni è il perfetto candidato sindaco per Roma». Per lui parla il capogruppo Gianmarco Centinaio: «Gli attacchi personali e quelli al più grande partito della coalizione non aiutano sicuramente né Roma, né il centrodestra».Nel pomeriggio Berlusconi chiarisce con i dirigenti del partito a Palazzo Grazioli la sua strategia. «La Lega è all'1,4% a Roma e allo 0,6 a Napoli. Dobbiamo andare avanti senza piegarci. Dove è possibile comporre la coalizione noi siamo pronti e lo abbiamo dimostrato. Dove non è possibile andiamo da soli. Se dimostriamo di essere molli finiscono per bollirci». Il presidente di Forza Italia è consapevole che esiste il rischio di rompere, anche a Napoli dove Fratelli d'Italia potrebbe candidare Marcello Taglialatela, ma «non è più tempo di rincorrere». Il pensiero va anche alle Politiche, ad esempio quando si sofferma sulla necessità di sperimentare alle Amministrative l'esercito dei controllori del voto a cui sta lavorando Fulvio Martusciello, di concerto con i coordinatori regionali, ma c'è spazio anche per la sentenza di Strasburgo che potrebbe arrivare a maggio.
Infine Berlusconi non nasconde la sua soddisfazione per la cena di venerdì sera con trenta professionisti estranei alla politica. Un incontro che ha confermato in lui la convinzione che Forza Italia «abbia grandi possibilità di recupero a condizione di individuare persone di valore sul territorio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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