E il genero orchestra la vendita di armi all'Arabia

Jared Kushner ha trovato l'intesa con Riyad per la fornitura militare da 110 miliardi di dollari

E il genero orchestra la vendita di armi all'Arabia

Alla vigilia del viaggio di Donald Trump in Medioriente ed Europa, il New York Times solleva un nuovo caso di commistioni tra Casa Bianca e famiglia Trump. Senza passare per burocrazia o ministeri, Jared Kushner, genero e consigliere del presidente americano, avrebbe aiutato personalmente l'amministrazione a chiudere un affare miliardario con l'Arabia Saudita per la vendita di armi. Il New York Times racconta di un incontro che Kushner avrebbe avuto con una delegazione saudita il primo maggio in una sala ricevimenti accanto alla Casa Bianca. «Chiudiamolo oggi», avrebbe detto riferendosi a un accordo per la vendita di armi e attrezzature militari al Paese arabo. Un affare da 110 miliardi di dollari. Nel paniere: aerei, navi, bombe di precisione e un sistema radar molto sofisticato. Proprio su quest'ultimo si sono concentrate le discussioni, in quanto il prezzo era considerato troppo alto. È qui che Jared Kushner è intervenuto direttamente, chiamando al telefono l'amministratore delegato della Lockheed Martin, l'azienda che produce questo tipo di sistemi, per chiedere una riduzione del costo. Questo episodio, come ha scritto lo stesso giornale di New York, è un ulteriore esempio di come gli uomini di Trump preferiscano ai protocolli, modi più informali e pratici di agire. L'accordo porta con sé il messaggio di un rinnovato impegno degli Stati Uniti nel Golfo Persico. In realtà, non si tratta di un pacchetto del tutto nuovo, perché la vendita di una parte di queste attrezzature era già stata approvata da Obama.

Per la Casa Bianca era però importante chiudere l'accordo ora per poterlo così annunciare durante la visita del presidente americano in Arabia Saudita questo fine settimana. Dopo l'arrivo a Riad, sarà la volta di Israele, Vaticano, Belgio e poi in Italia, a Taormina per il G7.

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