Marina di Pietrasanta (Lu) - Sembra un po' la metafora del nostro Paese. L'ultima spiaggia. Quella che è toccata a una coppia di Bologna dopo aver perso tutto: andare a vivere accampatati sulla spiaggia libera di Motrone, a Marina di Pietrasanta. Ma mentre per i profughi (clandestini compresi) provenienti da ogni Stato possibile immaginabile, le nostre frontiere sono come il Gruviera, e i prefetti della Repubblica si fanno in quattro per cercare case sfitte per mandarceli ad abitare a spese nostre, per questa coppia senza né casa né lavoro lo Stato non esiste.
Una storia come altre ce ne sono state. E forse neppure la più triste, ma di certo significativa di come vanno le cose in questa disastrata Italia. Tutto all'incontrario. Nicola Di Blasi e Elisa Cammera: 46 anni originario della Sicilia lui, 37enne di Bologna lei. La coppia abitava in affitto a Bologna e faceva lavoretti precari. Quando entrambi hanno perso il posto e le famiglie non hanno più potuto aiutarli sono montati su un treno e, senza avere un'idea precisa di dove andare e di cosa fare, sono arrivati in Versilia.
«Io sono diplomato e ho fatto diversi lavori di ufficio, mentre Elisa faceva le pulizie - raccontano al Tirreno - Non era una situazione idilliaca, ma avevamo la nostra vita. Poi il lavoro è mancato, le famiglie hanno avuto i loro problemi e noi siamo partiti visto che non sapevamo più dove abitare».
Il destino li ha portati fino a Viareggio, ironia della sorte Comune in dissesto finanziario, che rischia il commissariamento. «C'ero stato da ragazzo e mi sembrava un buon posto per sistemarsi temporaneamente - racconta - Avendo pochi soldi in tasca cercavamo un luogo che ci permettesse di vivere all'aperto senza troppi problemi finché non si fosse chiarita la situazione. Avevamo pensato alla Darsena, ma alcune persone ci hanno messo in guardia, dicendoci che di notte non è una zona tranquilla, così siamo arrivati a Marina di Pietrasanta». A vederli così sembrano addirittura felici, sorridenti, e nonostante le difficoltà del momento non hanno perso la propria dignità: la loro tenda è tutto sommato ordinata e loro si tengono puliti usando la doccia della spiaggia libera. «Proviamo a sorridere perché nella vita di cose brutte ne abbiamo conosciute diverse», dice Nicola.
Dopo che la loro storia è venuta allo scoperto è scattata una gara di solidarietà: una signora ha dato la propria disponibilità a offrire una casa di sua proprietà da condividere con una coppia di anziani, anch'essi in difficoltà, in cambio di alcuni lavoretti domestici e con un affitto di 300 euro al mese.
Una buona notizia che di sicuro ha fatto piacere ai tanti che hanno scritto e inviato messaggi di solidarietà dopo aver seguito con grande apprensione sui social network la vicenda della coppia.È sera. E mentre Nicola ed Elisa si preparano a scaldare l'acqua su un fornellino da campo per cuocere un po' di pasta, il governo si fa in quattro per cercare casa agli immigrati.
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