E Khamenei ringrazia gli attivisti: "Dalla parte giusta della storia"

Il capo del regime islamista sta con la missione. E la Lega attacca: "Scuderi a un evento di Femyso"

E Khamenei ringrazia gli attivisti: "Dalla parte giusta della storia"
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"Dalla parte giusta della storia". Anche Khamenei. E sono dalla stessa parte, evidentemente, l'ayatollah iraniano e gli attivisti della Flotilla. La parte degli anti-Israele.

Il capo dello spietato regime iraniano, ieri, si è congratulato con la missione - un po' umanitaria, molto politica - diretta a Gaza. Lo ha fatto con poche parole enfatiche, che danno il senso del suo sostegno. "Mentre la pagina della storia si volta, tu ti trovi dalla parte giusta" ha sentenziato Khamenei, che normalmente parla in nome di Dio, e detta legge in quel regime che obbliga le donne a portare il velo, punisce adultere omosessuali e reprime con brutale violenza chi viola la legge islamica. Un sostegno a dir poco imbarazzante per i promotori della Flotilla, che sicuramente ameranno presentarsi come progressisti favorevole ai più avanzati diritti civili, in Occidente.

Da Israele - e non solo - è piovuta sulla Flotilla la pesante accusa di essere materialmente legata ad Hamas (che nasce come sezione palestinese dei Fratelli musulmani). Questione controversa, il sostegno. Sicuramente è innegabile un'affinità ideologica tra i pro Pal occidentali e i nemici che Israele, suo malgrado, annovera nell'islam politico. Gli islamisti chiamano "entità sionista" lo Stato ebraico, lo accusano da decenni di commettere genocidio, inneggiano all'Intifada e invocano una Palestina "Dal fiume al mare".

Grande inquietudine ha suscitato ieri, dopo il corteo di Roma, l'intervista a Repubblica di una delle promotrici, Maya Issa, leader del Movimento degli Studenti palestinesi, che a proposito dello striscione che qualificava come "resistenza" il 7 ottobre, tutto ha fatto tranne che prendere le distanze: "Quello che diciamo sul 7 ottobre - ha risposto - è che è stata una delle tantissime date della resistenza palestinese". Un'affermazione che ha indignato anche la "Sinistra per Israele". Ha invece condannato lo striscione Arturo Scotto (Pd), uno dei quattro deputati a bordo della Flotilla.

E, a proposito di Flotilla, affinità e nemici di Israele, spunta anche la recente partecipazione di Benedetta Scuderi (nella foto) di Avs a un'iniziativa di Femyso sull'"islamofobia", il 22 settembre, con esponenti Pd come Cecilia Strada e Brando Benifei. Femyso è una sigla controversa, considerata ramo giovanile della Fioe, "organizzazione identificata come la struttura pan-europea" della Fratellanza musulmana secondo un esperto come Lorenzo Vidino.

"Sconcertante la presenza di europarlamentari di Pd e Avs all'evento di Femyso, l'organizzazione giovanile dei Fratelli Musulmani - commenta Silvia Sardone, vice segretaria della Lega ed eurodeputata - nonostante gli allarmi dei servizi segreti francesi e di numerosi governi europei sul pericolo rappresentato dagli islamisti, la sinistra italiana va a braccetto con chi sogna la sharia in Europa e ha un'idea

della donna chiaramente sottomessa e con il velo islamico". "E sconcertante che questi eventi siano ospitati dentro il Parlamento europeo". "Schlein e Bonelli spieghino: - conclude - sono alleati dei Fratelli musulmani?".

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