E Milano fa retromarcia sul "no" a Magdi Allam

L'assessore Del Corno: "Non censuriamo le idee, ma per certi dibattiti è opportuno il confronto"

E Milano fa retromarcia sul "no" a Magdi Allam

Milano - Palazzo Marino tende la mano a Magdi Cristiano Allam e ingrana la (parziale) retromarcia. Il Comune di Milano, lo ha raccontato ieri «Il Giornale», aveva negato la biblioteca della prestigiosa Villa Litta che era stata chiesta dagli eletti di Fdi per la presentazione dell'ultimo libro del giornalista e scrittore. Per comunicare il rifiuto, un funzionario aveva addotto l'incredibile motivazione che le tesi di Allam sull'islam fossero «così nette ma anche così discusse e contestate» da dover essere «messe a confronto in un contraddittorio» con altre. Oggi il clima si rasserena e la giunta annuncia l'intenzione di rimediare, prospettando anche un omaggio nei confronti di Allam. Il gesto distensivo arriva dall'assessore alla Cultura Filippo Del Corno: «Milano non censura le idee - dice - non l'ha mai fatto e non lo fa ora. Non c'è alcuna nessuna volontà di censurare le idee di Allam o la sua visione del mondo o dell'islam, tanto è vero che sabato, a Bookcity, la più importante manifestazione della città, potrà presentare il suo libro». «Per fugare ogni dubbio - aggiunge - sarò lì, a testimoniare che Milano è una città in cui tutte le idee che stanno nell'alveo costituzionale hanno diritto di confronto, anche se scomode». Sul caso si getta acqua sul fuoco: «È un equivoco - spiega Del Corno - È giusto che le biblioteche applichino delle regole, per dibattiti che hanno connotazione partitica, che ci sia non dico un contraddittorio, ma un punto di vista più largo, e che le presenze abbiano motivazione istituzionale e non di propaganda». «In questo equivoco - spiega ancora Del Corno - si è generata un'incomprensione che vogliamo dissipare. Se Fdi vuole organizzare un confronto insieme a un altro intellettuale che proponga una visione completare e se la partecipazione sarà istituzionale, si tratta solo di trovare la data, ma nulla osta». Forza Italia, in Comune, è prontamente intervenuta protestando: «È grave che il Comune abbia deciso di censurare la presentazione del libro - ha detto il capogruppo Gianluca Comazzi - e che soltanto quando il caso è stato sollevato abbiano cercato di rimediare. La sinistra rinuncia ai nostri valori culturali e alla nostra identità». «Siamo pronti a organizzare un confronto pubblico con Allam e a farlo da liberali». L'idea la spiega anche Luigi Amicone, giornalista e consigliere di Fi. «Bene se riconoscono l'errore, ci danno l'occasione di un confronto, proprio in Comune.

Il dialogo vero non ci fa paura e allora invitiamo Sumaya Abdel Qader, esponente Pd e impegnata dal punto di vista della sua fede. Non è una provocazione. Se volesse, potrebbe moderarlo il direttore del Giornale, l'unico ad aver segnalato la vicenda».

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