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E a Milano spuntano le ruspe contro il "bosco della droga"

Blitz a Rogoredo, dove una zona verde in forte degrado veniva usata come "supermarket" da pusher e clienti

E a Milano spuntano le ruspe contro il "bosco della droga"

Milano - Il «supermarket della droga» di Rogoredo, con grande gioia dei residenti, deve rassegnarsi ad accettare il suo ruolo da ex. Dopo i recentissimi blitz dei carabinieri del comando provinciale prima e della questura poi, ieri si è passati al disboscamento vero e proprio dell'area. Sono le zone verdi dalla bassa vegetazione, infatti, che permettono alle bande di spacciatori di smerciare le dosi in quest'area a centinaia di clienti. Gente che raggiunge quella boscaglia a Sud-Ovest della città, accanto allo scalo ferroviario e alla fermata del metrò, disposta a fare anche chilometri e chilometri per arrivare in uno dei luoghi finora più degradati (e pericolosi) della periferia milanese, mettersi in fila in campagna e attendere il proprio turno per ottenere la dose, pagare e filarsela.

Così ieri l'intervento definitivo - concordato con il Comune durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a scopo preventivo, di controllo del territorio e tenutosi in prefettura lo scorso 26 novembre - ha coinvolto 91 carabinieri (appartenenti alla compagnia «Porta Monforte», al Terzo reggimento della Lombardia e alle unità cinofile) insieme a 60 agenti della polizia locale. Che, dalle 8 fino alle 15.30, circondati dalle motoseghe e dalle ruspe dell'Amsa, hanno stretto d'assedio il bosco della droga tra le vie Sant'Arialdo, San Dionigi e Fabio Massimo battendo palmo a palmo i cespugli della grande area verde che confina anche con il tratto di stazione da dove passano i Freccia Rossa. Quindi, mentre un elicottero dell'Arma monitorava la situazione, è toccata alle ruspe radere al suolo le baracche abusive dei pusher e bonificare l'area da rifiuti, sterpaglie e tante, tantissime siringhe.

Tuttavia l'intervento che ha fatto più scalpore nulla ha a che fare con gli stupefacenti. In mezzo a tutta quella fanghiglia, i carabinieri hanno ritrovato infatti una sedicenne milanese che, abituata ad allontanarsi dalla famiglia, anche stavolta era sparita non aveva fatto più sapere nulla di sé ai genitori da alcuni giorni.

Eliminata la piazza dello spaccio è iniziata quindi una prima parte della bonifica di Rogoredo che riguarda analizzare i terreni, fino a pochi mesi fa sconosciuti anche agli stessi proprietari e da sempre utilizzati come discarica. Più avanti si dovrà per forza pensare anche a un concreto progetto per il loro recupero perché piano piano non tornino inesorabilmente nelle mani degli spacciatori. Altrimenti avranno ragione i residenti che qualche settimana fa erano scesi in strada chiedendo non solo che il bosco fosse raso al suolo, ma affiggendo nel quartiere provocatori volantini con scritte del tipo: «Vieni a farti a Rogoredo».

«Puntiamo ad eliminare una piazza dell'eroina che esiste da più di 20 anni» ha dichiarato ieri Carmela Rozza, assessore comunale alla Sicurezza. «Senza l'impegno del Comando provinciale dei carabinieri e di tutte le forze dell'ordine che in queste settimane hanno organizzato interventi operativi nel boschetto di Rogoredo - ha aggiunto la Rozza - non saremmo potuti arrivare a questo punto. Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) è l'ennesimo intervento, e non l'ultimo, per restituire quell'area alla città. Sono state tolte le barriere di protezione utilizzate dagli spacciatori, abbattute le baracche ed è iniziato il lavoro di bonifica dell'area dalle siringhe, che dovrà continuare nelle prossime settimane».

I carabinieri del comando provinciale - che quest'anno hanno effettuato in tutto 700 arresti per droga tra Milano e provincia - ieri hanno catturato a Rogoredo 5 pregiudicati già coinvolti in episodi di stupefacenti, hanno controllato 73 persone di cui 10 sono state accompagnate in caserma.

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