Con Biden Conte finisce isolato: "Era la cheerleader di Trump"

Come notava Politico nel 2018, Giuseppe Conte era la cheerlader di Donald Trump. E ora che alla Casa Bianca c'è il democratico Joe Biden, l'ex avvocato del popolo è rimasto solo

Con Biden Conte finisce isolato: "Era la cheerleader di Trump"

Con la vittoria di Joe Biden l'ex avvocato del popolo Giuseppe Conte ora è isolato in Europa. Come ricorda Dagospia, era l'estate 2018 quando Politico, infatti, definiva il premier il "cheerleader italiano di Donald Trump". Come notava la testata americana, a differenza di altri leader europei, come la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro olandese Mark Rutte “che hanno usato le loro conferenze stampa con Trump per evidenziare i disaccordi politici”, Conte "ha applaudito Trump che rivendicava grandi trionfi, dal G7 in Quebec, al Summit Nato e fino al vertice con il presidente russo Vladimir Putin a Helsinki", ha sottolineato David M. Herszenhorn. Inoltre il giornalista ha sottolineato il fatto che Conte ha "elogiato Trump per le sue prese di posizioni espresse con chiarezza", proclamato l'Italia come il nuovo "interlocutore privilegiato" di Washington in Europa, e dicendo di "essere personalmente disposto a diffondere il vangelo di Trump, in particolare sulla questione delle spese della Nato". "Sarò, personalmente, il portatore del messaggio, e cercherò di far capire anche agli altri queste posizioni", aveva detto Conte.

Senza Trump Giuseppi è isolato in Europa

Poi, nell'agosto 2019, arrivò il celebre endorsement ufficiale di The Donald, sempre via Twitter. Trump lodò "l'altamente rispettato primo ministro della repubblica italiana, Giuseppi Conte". Motivo? "Ha rappresentato l'Italia in modo energico al G7. Ama il suo Paese grandemente e lavora bene con gli Usa. Un uomo molto talentuoso che spero resti primo ministro!", scrisse il Presidente Usa, lanciando di fatto un endorsement ad un bis di Conte, pur sbagliandone il nome. Molti associarono quell'endorsement alla disponibilità mostrata da Conte nei confronti dell'Attorney general William Barr e del Procuratore John Durham, che si recarono in Italia, proprio in quei giorni, e per ben due volte, sulle tracce del professor Joseph Mifsud e di prove sullo Spygate. Molto è cambiato da allora. Giuseppe Conte non è più il premier di un governo "sovranista" ma di un esecutivo marcatamente europeista e alla Casa Bianca è arrivato il democratico Joe Biden, molto più vicino al Partito democratico e all'ex premier Matteo Renzi che al Movimento cinque stelle di cui Conte è - di fatto - espressione.

Cosa significa la vittoria di Biden per il governo giallorosso

Come già sottolineato da InsideOver, la nuova amministrazione americana potrebbe non fidarsi di un premier – "Giuseppi" – che in passato ha goduto delle simpatie di Donald Trump. "Siamo pronti a lavorare con il presidente eletto Joe Biden per rafforzare le relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti possono contare sull’Italia come un solido alleato e un partner strategico" ha scritto Conte sui social, commentando la vittoria di Biden con una certa freddezza. È indubbio che la corrente centrista dei dem americani che ora governa gli Usa preferirebbe un profilo diverso a quello dell’ex “avvocato del popolo”.

Se Matteo Renzi è l’indiscusso pupillo, la figura di Mario Draghi potrebbe mettere tutti d’accordo. Lega compresa che, preso atto della vittoria di Joe Biden, ha promesso fedeltà all’alleanza transatlantica attraverso un’intervista rilasciata da Giancarlo Giorgetti. Giuseppi è sempre più solo.

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