Il Pd toscano mette in scena il solito teatrino in chiave elettorale per cercare di infinocchiare nuovamente i risparmiatori truffati da Banca Etruria.
Venerdì scorso hanno organizzato alla Borsa Merci di Arezzo un incontro pubblico su Banca Etruria e Ubi. Tra i partecipanti anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il sindaco di Siena, Bruno Valentini. Titolo poetico: «Da Banca Etruria a Ubi: un futuro da scrivere insieme». Mentre i rimborsi forfettari continuano ad essere ostacolati da mille cavilli, il Pd ha il coraggio di parlare di futuro «da scrivere insieme». Una cosa che ha fatto ferocemente imbufalire i risparmiatori presenti.
Dopo i saluti del segretario provinciale del Pd Massimiliano Dindalini (quello che si scagliò contro i risparmiatori truffati definendoli «aggressori» e «vandali» per aver attaccato cinque volantini e acceso due fumogeni), ha preso la parola Rossi: «È importante comprendere non solo le responsabilità di questa vicenda ma anche riuscire a garantire parità di trattamento tra gli obbligazionisti delle quattro banche e quelli di Mps. La Regione ha fatto quanto era in suo potere per aiutare gli azzerati a richiedere i ristori automatici». Prima bugia, visto che i membri dell'Associazione Vittime del Salvabanche, guidati da Letizia Giorgianni, non ne sono affatto convinti.
Per quanto riguarda i rimborsi, invece, il Pd racconta di valutare la possibilità di riaprire i termini per accedere al rimborso forfettario, scaduti a inizio gennaio. Un emendamento che elimina del tutto il requisito reddituale ai fini del rimborso sarebbe già pronto, ampliando così la platea dei rimborsabili. Seconda bugia, visto che è impossibile farlo.
«Il presidente della commissione Finanze del Senato Mauro Marino del Pd - dice Giorgianni - mercoledì a Roma ci ha spiegato chiaramente che ampliare la platea di rimborsabili, visto che con gli arbitrati il futuro è incerto, è impossibile. Il rimborso forfettario è ormai legge, quindi non è modificabile attraverso un emendamento.
Per farlo, e allargare così le maglie di chi potrebbe accedervi, ci vorrebbe un'altra legge, cosa che è altrettanto impossibile. Quelli del Pd mi hanno detto che devo aver capito male. Una presa di giro totale per i cittadini al solo fine di fare campagna elettorale. Questo è inaccettabile».
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