Cronache

Dal pulpito papa Francesco attacca i religiosi ricchi

Fuoriprogramma in Duomo: «Dio vi spogli dei vostri beni»

Dal pulpito papa Francesco attacca i religiosi ricchi

Una sonora tirata d'orecchie e un chiaro invito alla morigeratezza nella Chiesa. Papa Francesco, in visita pastorale a Milano, non ha perso occasione per scagliarsi contro il «dio denaro» di cui parla molto spesso nei suoi discorsi e lo ha fatto all'interno del Duomo, rispondendo a una domanda di una consacrata orsolina, Madre Maria Paola Paganoni, che gli chiedeva come testimoniare una vita obbediente, povera e fraterna. Bergoglio ha voluto cambiare in corsa la sua risposta, che avevo preparato, e ha detto: «Questa è una cosa che non avevo scritto ma la dirò, perché è un po' brutto dirla, ma scusatemi, succede, e la dirò». A questo punto Francesco, riferendosi alle congregazioni religiose, ha affermato, con un pizzico di ironia: «Incominciano a essere pesanti le strutture, vuote, non sappiamo come fare e pensiamo di vendere le strutture per avere i soldi, i soldi per la vecchiaia... Incominciano a essere pesanti i soldi che abbiamo in banca... E la povertà, dove va? Ma il Signore è buono, e quando una congregazione religiosa non va per la strada del voto di povertà, di solito le manda un economo o un'economa cattiva che fa crollare tutto! E questo è una grazia!». Una battuta del pontefice argentino che ha suscitato anche qualche risata e un fragoroso applauso del clero milanese e dei fedeli radunati in piazza Duomo. Ma si tratta anche di un chiaro attacco a chi nella Chiesa dimentica il voto di povertà mettendo al primo posto i soldi. La «campagna» di Bergoglio contro i religiosi spendaccioni non è nuova: nel settembre del 2015 ad esempio il Papa non aveva usato mezzi termini contro frati e suore che indossano l'abito da manager: «Ci sono conventi che sono quasi vuoti e anche lì può esserci la tentazione del dio denaro. Alcune congregazioni dicono: ora il convento è vuoto, facciamolo diventare un albergo e possiamo ospitare persone, mantenerci e guadagnare denaro. Bene, se desideri questo paga le tasse. Un collegio religioso è esente dalle imposte, ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte». Parole molto dure come quelle pronunciate nel maggio 2015, quando Francesco aveva ricevuto in Vaticano i frati minori, a un anno dal crac finanziario che aveva mandato sul lastrico la congregazione: «Vi chiedo», aveva invocato il Papa, «un impegno deciso nella trasparenza, nell'uso etico e solidale dei beni, in uno stile di sobrietà e di spogliazione. Se, invece, siete attaccati ai beni e alle ricchezze del mondo sarà proprio il Signore a spogliarvi da questo spirito di mondanità al fine di preservare il prezioso patrimonio di minorità e povertà a cui vi ha chiamato per mezzo di san Francesco.

O siete voi liberamente poveri e minori, o finirete spogliati».

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