L'ordine è quello di «prenderle» e non di «darle». Insomma, le forze dell'ordine non potranno reagire più di tanto agli attacchi delle frange violente che potrebbero mascherarsi in mezzo ai manifestanti che sabato prenderanno parte ai cortei di protesta in occasione del sessantennale dei Trattati di Roma. Un provvedimento che sta creando non poco malcontento tra gli uomini che saranno impiegati in strada, i cui turni di riposo, peraltro, sono stati annullati. La misura presa, però, va nella direzione del «nessuno si faccia male», almeno tra i civili. Questo perché tra le persone in piazza potrebbe essere colpito, come è già avvenuto in passato, qualcuno che non c'entra niente.
Di fatto il rischio per le divise è alto, perché nonostante le protezioni (caschi, scudi, giubbotti antiproiettile), spesso i mezzi a disposizione sono carenti e i materiali in dotazione scaduti o di vecchia fabbricazione, non adatti ad assalti di questo tipo. Niente manganellate, quindi, verso chi tenterà di colpire i militari, almeno laddove possibile. Da chiedersi come si farà a contenere un eventuale attacco da parte di violenti.
L'allarme resta comunque altissimo e la Capitale sarà blindata come, forse, non lo è mai stata. L'attacco di Londra getta nuovi inquietanti dubbi sulla possibilità che qualche simpatizzante dell'Isis possa decidere di fare lo stesso a Roma. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato per stamattina al Viminale una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo con intelligence e forze dell'ordine. Per strada, oltre alle migliaia di uomini e donne di forze di polizia e armate, saranno impiegati mezzi blindati come gli Rg-12 dei carabinieri, i Mammouth della polizia, mentre in cielo voleranno i Predator dell'Aeronautica militare. Droni che costituiscono la nuova frontiera della sicurezza urbana, che possono coadiuvare l'operato dell'Arma azzurra con una funzione più «sociale». I velivoli a pilotaggio remoto, infatti, hanno a bordo speciali telecamere utili a filmare qualsiasi movimento al suolo.
Nell'area delle celebrazioni, intorno al Campidoglio, saranno inoltre schierati i cecchini, mentre, per l'antiterrorismo, saranno in campo le Api (aliquote di primo intervento) e le Sos (squadre operative di supporto) dei carabinieri, mentre sono già allertate le forze speciali dei vari reparti (tra i quali Gis e Nocs).
Da mezzanotte e trenta del 25 marzo sarà interdetto il traffico nella zona interessata dalla manifestazione, mentre fino alle 8 sarà consentito, esclusivamente agli operatori della stampa, l'accesso dal varco 1 si via Luigi Petroselli. Transito interrotto anche nella zona del Quirinale dalle 7.30 di sabato. Nella zona blu saranno inoltre sospese le fermate dei mezzi di trasporto pubblico e saranno chiuse le stazioni metro «Spagna» e «Barberini». Entro le 19 di venerdì 24 tutti i veicoli in transito nelle aree interdette dovranno essere rimossi. Dalle 6 di domani saranno invece vietati il trasporto di merci pericolose (armi, esplosivi, combustibili) nella zona dell'anello ferroviario e da mezzanotte alle 24 del 25 marzo sarà vietato l'ingresso nel centro storico di qualsiasi veicolo adibito a trasporto merci. Questo per evitare il rischio di possibili attentati con l'uso di mezzi di trasporto. I monumenti resteranno, comunque, «osservati speciali».
Sarà, inoltre,
istituita una no fly zone, ovvero sarà impedito il sorvolo di qualsiasi mezzo aereo sulle aree interessate dall'evento. Resteranno aperti, invece, gli istituti scolastici e gli esercizi commerciai nelle due aree di sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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