Verona - Brunello di Montalcino batte Barolo nel derby del vino italiano più amato dagli statunitensi, che si confermano i più assidui ammiratori delle nostre etichette in un pianeta che comunque sembra entusiasta del vigneto Italia. Non è un caso che anche nel 2018 sia stato l'export a sostenere il comparto dove da qualche anno invece il mercato interno ristagna o addirittura flette. E gli Stati Uniti, con 1,7 miliardi di dollari di valore delle nostre esportazioni «liquide» primeggiano, ma secondo tutti gli analisti possono ancora crescere decisamente in quanto mercato maturo e nuovo al contempo.
Ad analizzare il (buon) rapporto che i consumatori americani hanno con il nostro vino è un sondaggio tra i propri lettori della rivista Usa Wine Spectator presentato a Opera Wine, la tradizionale anteprima del Vinitaly celebrata sabato sera alla Gran Guardia di Verona dall'executive editor Thomas Matthews e dai senior editor Alison Napjus e Bruce Sanderson e ripresa dal sito winenews.it.
Dicevamo di un rapporto che fila liscio. Il 12 per cento degli appassionati americani sostiene infatti di scegliere un'etichetta italiana più della metà delle volte, mentre il 58 per cento fa una scelta tricolore tra il 10 per cento e il 50 delle occasioni, e solo il restante 30 per cento mostra di ignorarci quasi del tutto preferendo le nostre aziende meno del 10 per cento delle volte. Va detto che questa predilezione va a braccetto con l'amore per la cucina italiana, indicata come la preferita in assoluto dal 49 per cento degli intervistati, a cui si somma un 6 per cento di italianofili mascherati che ha risposto: pasta e pizza.
Ma torniamo alle preferenze. Il Brunello di Montalcino è la tipologia più amata dal 33 per cento del campione, mettendo in fila il Barolo con il 26 per cento, il Chianti con l'11, l'Amarone con il 9,5, il Prosecco con il 3, il Pinot Grigio con il 2 e il veneto Soave con l'1. Sempre secondo il sondaggio di Wine Spectator il vitigno a bacca rossa più amato dal pubblico americano è il Sangiovese (44 per cento), mentre tra i vitigni a bacca bianca il Pinot Grigio (30), tipologia evidentemente più apprezzata all'estero che da noi.
Interessante anche il fatto che quando si mette in campo anche il prezzo faccia la sua comparsa tra le preferenze degli enoappassionati a stelle e strisce anche la Sicilia, che con il 30 per cento delle preferenze sta solo dietro l'immarcescibile Toscana con il 48, ma tra le donne spicca anche il Friuli-Venezia Giulia (16 per cento), specializzato in bianchi aromatici e suadenti, mentre gli under 30 in prima linea ci sia anche la caratteriale Puglia (21 per cento).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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