Elezioni politiche 2022

"Ecco chi farà il premier". La mossa del centrodestra

Con l'avvicinarsi del voto del 25 settembre, si intensificano i pronostici sul nome del prossimo premier: Silvio Berlusconi ha le idee molto chiare in merito

"Ecco chi farà il premier". La mossa del centrodestra

In un'intervista rilasciata al Giornale delle partite Iva, Silvio Berlusconi ha rilanciato l'ipotesi che a Palazzo Chigi arrivi per la prima volta una donna, per giunta proveniente dall'area di centrodestra: "Non ci sarebbe nulla di strano che, anche in Italia come accaduto in altri Paesi europei, fosse il centrodestra ad indicare, per la prima volta, una donna a Palazzo Chigi". E mentre a sinistra si dimenano per ostacolare l'ascesa di Giorgia Meloni, che al momento è la leader preferita dagli italiani, il centrodestra si muove compatto in vista di una possibile vittoria il prossimo 25 settembre.

Non sarebbe certo la prima volta per il centrodestra, che in questi anni ha proposto spesso le donne per le massime cariche dello Stato. Basti pensare all'ultima elezione del presidente della Repubblica, quando è stata spinta la candidatura di Maria Elisabetta Casellati, già seconda carica istituzionale del Paese. Un primato rivendicato anche da Silvio Berlusconi: "In questa legislatura è stata proprio Forza Italia ad esprimere, per la prima volta nella storia italiana, una donna alla seconda carica dello Stato, la presidenza del Senato". Ma il Cavaliere ha voluto precisare un elemento fondamentale nel corso della sua intervista, sottolineando che "proporremo al capo dello Stato il nome indicato da chi nel Centrodestra avrà preso più voti alle elezioni. Non in quanto uomo o donna, ma in quanto leader scelto dagli italiani, per la prima volta dal 2008".

Una legittimazione ancora più importante nel caso in cui quella persona fosse Giorgia Meloni, che salirebbe a Palazzo Chigi non in quanto esponente femminile di centrodestra ma in qualità di leader che ha ricevuto mandato dal popolo con la maggior parte dei consensi alle urne. Una precisazione fondamentale da parte di Silvio Berlusconi, che ha voluto in questo modo rimarcare le differenze con una sinistra che, invece, strepita da anni in favore del femminismo che, però, nei fatti si dimostra solamente un argomento propagandistico di facciata, senza elementi concreti a supporto.

Il centrodestra, fin dalle prime riunioni plenarie, ha subito rinnovato l'accordo della coalizione, secondo il quale il nome del presidente del Consiglio viene espresso dal partito che prende anche solo un voto in più rispetto agli altri.

La logica è quella democratica secondo il quale è il popolo a decidere, tramite il voto, da chi vuole essere rappresentato.

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