Elezioni politiche 2022

Berlusconi: "Anche Giorgia Meloni può guidare il governo"

Il vertice della coalizione di centrodestra ha sciolto gli ultimi nodi. Accordo totale sul programma da presentare agli elettori

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

Chi era presente all’ultimo vertice del centrodestra convocato per preparare la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre, ha descritto l’atmosfera che si respirava al termine dell’incontro. Volti distesi e sorridenti, a conferma che l’accordo tra i leader dei partiti che compongono lo schieramento politico è granitico. Il centrodestra viaggia compatto verso la prossima tornata elettorale e tutti i nodi sono stati sciolti, anche quello riguardante la premiership della coalizione. È stato, in particolare, Silvio Berlusconi a confermare il via libera dei partiti. Il Cavaliere ha rilasciato un’intervista al Quotidiano nazionale, in cui ha rivelato i retroscena della riunione.

“Il centrodestra – ha detto –esce unito, non sui posti ma sulle idee, sul programma, sui progetti per l'Italia e anche sui criteri per indicare il candidato premier”. Ed era proprio quest’ultimo punto a preoccupare i leader della coalizione. Dalle prime esternazioni sembrava non ci fosse unità d’intenti, ma il vertice dell’ultim’ora ha spazzato via ogni dubbio. Nessun veto su Giorgia Meloni presidente del consiglio in caso di vittoria e la decisione ha permesso agli intervenuti di continuare a ragionare in maniera serena sul programma da enunciare agli elettori italiani. “Meloni – ha spiegato Berlusconi – come Matteo Salvini, come tanti esponenti di Forza Italia e degli altri partiti della coalizione, ha tutte le carte in regola e l'autorevolezza per guidare un governo di alto profilo, credibile nel mondo, saldamente legato all'Europa e all'Occidente”.

Un patto di ferro quello sottoscritto dalle tre forze politiche del centrodestra. I leader di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega vanno a braccetto convinti di vincere le prossime elezioni, rassicurati anche dai sondaggi degli ultimi giorni. Le defezioni post crisi di governo, specie tra gli azzurri, fanno male, ma non preoccupano il centrodestra. Dopo l’uscita dal partito dei ministri forzisti Renato Brunetta, Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, l’ex premier Berlusconi tira le somme. “Ho continuato a illudermi fino all'ultimo – ha sottolineato il Cavaliere – che prevalessero le ragioni della coerenza e anche della convenienza. Hanno rinnegato non me, ma i loro elettori, la loro storia, la loro vita. L'idea di un centro disancorato dal centrodestra porta ovviamente a creare un finto centro, alleato alla sinistra.

Il contrario di quello che accade in Europa, di quello che chiede il Ppe”.

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