"Ecco cosa serve davvero al centrodestra per vincere"

Il politologo Roberto D'Alimonte commenta così i risultati elettorali del centrodestra: "La Lega è andata male, FdI è andato bene e Forza Italia è andata meglio delle aspettative"

"Ecco cosa serve davvero al centrodestra per vincere"

“Il risultato di Forza Italia,per quanto riguarda le grandi città, è paradossale ma positivo”. Il professor Roberto D'Alimonte, professore di Sistema Politico Italiano alla Luiss e fondatore del Cise, commenta così il dossier riservato di Forza Italia sui risultati delle amministrative.

Ci tolga una curiosità. È vero che lei ha partecipato alla stesura del dossier?

“No, non ho collaborato alla stesura del dossier di Forza Italia tant'è vero che non vengo manco citato. Non capisco perché il mio nome sia stato associato a questo dossier. In ogni caso se vuole ne possiamo parlare volentieri.”.

Bene. Allora, come reputa il risultato di Forza Italia?

“È paradossale perché Forza Italia, pur essendo il partito più piccolo della coalizione, è arrivata al ballottaggio a Trieste con un suo candidato, il sindaco uscente Dipiazza, e ha vinto in Calabria con Roberto Occhiuto. Dato che, secondo me, Michetti a Roma non vincerà e per Damilano a Torino sarà molto difficile, tra due settimane, Forza Italia potrebbe essere l'unico partito della coalizione a rivendicare due vittorie: Trieste e Calabria. Non male.

Può spiegarci meglio che cosa intende per paradossale?

“Vede, per quanto riguarda il calcolo dei voti , il risultato finale per Forza Italia non è né positivo né negativo. Se consideriamo i 118 comuni con oltre 15mila abitanti, Forza Italia ha ottenuto il 5%. Nel 2016, in questi stessi Comuni, aveva preso il 7,8%, mentre FdI oggi ha preso l'11% ben più del 4,9% ottenuto cinque anni fa. La Lega, invece, come evidenzia anche il dossier di Forza Italia, è andata male perché anche se è passata dalle comunali del 2016 a quelle di oggi dal 6,1% al 7,7%, alle Europee del 2019, in quei Comuni, aveva preso il 28,4%. Anche tenendo conto che a Napoli la sua lista non è stata ammessa è un risultato negativo. In conclusione, di questi tre partiti: la Lega è andata male, FdI è andato bene e Forza Italia è andata meglio delle aspettative. Se, invece, si guardano i risultati a Trieste e in Calabria, si può dire che Forza Italia è andata bene rispetto ai suoi alleati più grandi. Per questo si tratta di un risultato paradossale”.

È vero che si vince al centro?

“Sì, ma non basta. Con questo sistema elettorale, per vincere, occorre soddisfare diverse condizioni. Oggi il centro politico è sottorappresentato perché diviso. E’ uno spazio affollato . Ci sono Berlusconi e Toti ma anche Renzi, Calenda e Bonino. In questo spazio ci sono elettori disponibili e quindi una strategia centrista ha senso ma è complicata a causa delle divisioni esistenti e del sistema elettorale che non la facilita

Ma gli italiani, dopo due anni di pandemia, chiedono più sovranismo o più moderatismo?

“Ci sono sia gli italiani che chiedono il moderatismo sia coloro che chiedono il sovranismo. Il punto è che il centrodestra per vincere deve aggregare entrambe le componenti. Berlusconi era riuscito a tenere insieme il centro e la destra ed è questo che serve. Se ci si scopre troppo al centro o troppo a destra, si perde. Per vincere, con questo sistema elettorale, si deve unire. In questo momento alla coalizione di centrodestra manca un leader indiscusso, un federatore, come dice Berlusconi. L’idea di due leader, Salvini e Meloni, che concorrono per la leadership cercando di avere un voto in più indebolisce la coesione e la credibilità della alleanza.

Ma è più vincente il centro-destra oppure il destra-centro?

“Secondo me, il centrodestra ha più possibilità di vincere con una offerta gradita agli elettori di centro perché, oggi in Italia, i moderati sono più dei sovranisti. Ma, ribadisco, si vince soprattutto quando si riesce a trovare un leader che riesce a tenere uniti i vari segmenti dell'elettorato. Questo vale a destra come a sinistra.

Se la legge elettorale non cambia, affinché il centrodestra vinca è necessario che trovi la formula per tenere insieme moderati e sovranisti. E, al momento, né Salvini né la Meloni hanno dimostrato di esserne capaci. Berlusconi è stato una grandissima colla della coalizione e ciò che manca al centrodestra oggi è proprio questo: il collante”.

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