Ecco il dossier segreto: 25 parlamentari pronti a salire sul Carroccio

L'idea della segreteria è allargarsi in zone elettoralmente nuove. Le aree di provenienza sono tre: Ncd, Fi e M5S

Ecco il dossier segreto: 25 parlamentari pronti a salire sul Carroccio

Salto sul Carroccio (del vincitore). Un assedio, richieste che arrivano anche a parlamentari senza cariche, peones leghisti che d'improvviso, con Salvini a gonfie vele, diventano preziosi contatti per farsi raccomandare e sperare di essere ammessi nel gruppo Lega Nord. Le selezioni, molto scrupolose, sono in corso, e all'ultimo Consiglio federale è stata fatta una relazione al leader (che non è parlamentare) sui deputati e senatori di altri partiti che chiedono di entrare nella Lega. La cifre che girano sono notevoli: «Una decina al Senato e una quindicina alla Camera» assicura un parlamentare leghista a conoscenza della pratica. Va detto che i numeri oscillano secondo gli equilibri interni alla Lega. Per dire, un deputato vicino a Tosi, il ribelle veronese pronto a rompere, ridimensiona le cifre: «Venticinque? Nooo troppi! Saranno sei o sette alla Camera, al Senato non so». Ci sono le richieste formali che passano dai capigruppo, o da Calderoli, responsabile organizzativo del partito («C'è la fila per venire da noi!»), a cui si aggiungono però quelle che passano da onorevoli «semplici». «Solo io, che non ho ruoli di comando qui, sono stato avvicinato da due deputati che vorrebbero entrare nella Lega» racconta un altro onorevole padano.

Non è una campagna acquisti finalizzata a pesare di più in Parlamento, obiettivo secondario. Il progetto, invece, è di presentarsi e raccogliere voti anche al Centro-Sud, dove la Lega non esiste o muove i primi passi. Ed è lì che qualche parlamentare preso da fuori, purché senza scheletri nell'armadio, potrebbe tornare utile. La linea è di respingere le richieste da parlamentari del Nord, per non creare tensioni con la militanza leghista delle sezioni, che si vedrebbe scavalcata da un ex avversario. Quindi, no ai settentrionali, sì ai centro-meridionali, ma con moltissima prudenza. Il segretario ha dato indicazione di studiare con grande attenzione ogni richiesta («Riciclati non ne vogliamo»), la valutazione sarà competenza del capogruppo, poi del segretario locale interessato (se a fare domanda è un parlamentare di Ancona, sarà il segretario della Lega di Ancona a fornire informazioni sulla persona) e poi da ultimo la parola sarà di Salvini.

Interessante è anche la geografia dei «richiedenti asilo» nella Lega Nord. I partiti di provenienza sono tre. Forza Italia, Ncd e anche M5S, non solo ex ma anche Cinque stelle in carica. Il grosso però arriva dal centrodestra, gente che vuole mollare Forza Italia e il Ncd di Alfano. Proprio da lì, dagli alfaniani, proviene Barbara Saltamartini, la prima a fare outing e dichiarare ufficialmente di voler passare col Carroccio. Domanda che non sarà però facilmente accettata, visto che a Salvini è stato consegnato un dossier sulla deputata ex Ncd che sottolinea diverse criticità, legate al mondo di provenienza (la destra romana tendenza alemanniana), e a qualche problema giudiziario della famiglia. Anche suo marito, Pietro Di Paolo, consigliere regionale Ncd in Lazio, è dato in partenza verso la Lega. Alla lettura del «dossier Saltamartini» si dice, però, che Salvini abbia storto il naso.

Dal Lazio, e dalla ex Roma ladrona, c'è molta richiesta. E se Ncd e Lega non si possono vedere, è proprio dal Ncd che provano il cambio casacca in tanti, com'è successo qualche mese fa quando sei consiglieri Ncd, tra Comune e consigli municipali di Roma, sono passati con la Lega. E in Campidoglio è nato il gruppo «Verso la Lega dei Popoli con Salvini». I dirigenti della Lega raccontano di pellegrinaggi di eletti ed esponenti (molti di Forza Italia) che chiedono l'ammissione. Mentre nei consigli comunali, da nord a sud, si assiste alla trasmigrazione.

Da Trapani, dove un consigliere comunale ex Pdl è passato a «Noi con Salvini» (il movimento parallelo alla Lega da presentare al Sud), ad Aosta, dove un ex consigliere regionale Pdl si è iscritto alla Lega. Tutti provano a saltare sul Carroccio (del vincitore).

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